Roma: Non ci sarà un Conte ter. Troppi i veti posti sulla riconferma dell’avvocato pugliese e così Mattarella corre ai ‘ripari’. Il Presidente della Repubblica convoca al Quirinale Mario Draghi, fortemente voluto da chi ha provocato la crisi di Governo.
All’ex numero uno della Bce sarà affidato il compito di dare vita a un nuovo esecutivo e di “alto profilo” che nella pienezza dei propri poteri possa combattere il virus, fronteggiare la crisi sociale e gestire gli oltre 200 miliardi di euro del Recovery plan.
Secondo Mattarella non esistevano le condizioni per un nuovo mandato a Conte ed in questo momento la nazione non può permettersi nuove elezioni. Ecco, dunque, la soluzione: Mario Draghi.
Ma siamo sicuri che sia la scelta giusta? In Italia da troppo tempo non Governa più la politica. Fra tecnici e accordi fra partiti, la volontà popolare è stata più volte calpestata e, ancora una volta, non si tiene minimamente in considerazione il parere di milioni di italiani che devono subire inermi le decisioni di chi comanda. E se si considera che la crisi di Governo sia stata innescata da un partito nato dopo le ultime elezioni (in seguito ad una scissione) che oggi si attesterebbe intorno ad un 3% di consensi, è ancora più evidente che tutto ciò non può essere espressione del popolo.
Questa crisi di Governo rappresenta dunque il fallimento di un’intera classe politica che da anni vige in Italia e che il M5S aveva promesso di combattere, diventandone però parte attiva. E l’imposizione di un profilo come quello di Draghi non fa altro che amplificare questo fallimento e di certo non vi pone rimedio.
Draghi, inoltre, continuerà a rappresentare la voce di quei pochi che muovono i fili e l’economia e con tutta probabilità non ascolterà le esigenze di chi questa pandemia l’ha subita più di altri e ne è stato letteralmente schiacciato.
Il Governo ‘tecnico’, inoltre, non è sinonimo di “alto profilo” e competenza, anzi. Monti ha dimostrato come un tecnico alla fine si faccia immergere da questo mondo malato ed inizi a ‘fare politica’ senza successo, mettendo sotto i piedi la Democrazia.
Insomma, chi crede che con l’arrivo di Draghi si stoppi la crisi di Governo forse ha ragione, ma sicuramente non si arresterà la crisi politica degli ultimi anni che ha condotto l’Italia verso un baratro sempre più concreto.