Marano: Lunedi alle ore 9,00 insieme al direttore di Calvizzanoweb saremo nuovamente in sopralluogo ripercorrendo il percorso che congiunge l’alveo di Fossa del Carmine con l’ Alveo dei Camaldoli.
Quel solco naturale che nasceva per raccogliere le acque piovane ed irrorare i campi agricoli è divenuto , grazie alle attività criminali dell’ abusivismo edilizio e delle attività produttive illegali, è diventato il collettore degli scarichi abusivi che arrivano fino al nostro mare del litorale flegreo.
Una vera e propria fogna a cielo aperto tra acque nere domestiche e sversamenti abusivi di ogni tipo di rifiuto.
L’estate scorsa già effettuammo un sopralluogo sollecitando l’ ente comunale a continuare l’azione di denuncia nei confronti di chi, in attesa che si costruiscano i collegamenti agli anelli fognari non ha ancora provveduto ad installare le vasche a tenuta.
A seguito delle continue denunce giornalistiche di Calvizzanoweb, le attiviste e gli attiviste di Terra torneranno in sopralluogo pronti anche alla denuncia alla Procura della REPUBBLICA.
Partiremo da quel pezzo di Alveo tra Marano e Mugnano ( nei pressi dello stadio Nuvoletta) che a causa di un tratto tombato ad ogni piogga esonda emanando odori nauseabondi. L’ aria è irrespirabile.
Erano stati stanziati dal Ministero dell’ ambiente 1 milione e 750.000 per la riqualificazione ma a tutt’ del bando di gara nulla si è più saputo da parte dell’ amministrazione comunale.
L’intero percorso tra pezzi di canali tombati, liquami neri, schiuma bianca, rifiuti speciali ha evidenziato un disastro ambientale che grida giustizia.
Approfondiremo in queste ore anche il protocollo operativo per la gestione dei casi di inquinamento diffuso del suolo, sottosuolo e delle acque sotterranee.
Questa terra non può continuare a morire . Liberiamo la terra, l’ acqua e l’ aria che i criminali continuano ad avvelenare.
Terra Marano
