Marano: anche Marano ha la sua crisi di Governo. A farne le spese, il vice sindaco Paolo D’Alterio, braccio destro di Visconti.
Nei confronti di D’Alterio è stata presentata dall’Opposizione una mozione di censura votata in blocco anche dal gruppo Pd, mentre Concilio e Carandente della Lista Visconti si sono astenuti. Con ogni probabilità adesso il vice sindaco rimetterà nelle mani del Primo cittadino le numerose deleghe che gli erano state assegnate e sarà Visconti a decidere se accettarle o meno. È chiaro che, se decidesse, di non rispettare la volontà del Consiglio il Pd passerebbe, come affermato dal capogruppo Coppola ai nostri microfoni, fra i banchi dell’Opposizione.
Ancora più duro il colpo incassato dal sindaco in merito alla delibera sulla gestione del servizio idrico. I consiglieri di Maggioranza hanno infatti chiesto una sospensiva per avere il tempo di analizzare bene la proposta e trovare, assieme a comitati e Minoranza, un’eventuale alternativa. Il sindaco, da solo, ha votato contro.
Adesso i Comitati avranno 30 giorni per presentare una proposta alternativa ad Acquedotti s.c.p.a., termine giudicato, però, troppo breve per creare un tavolo di lavoro che coinvolga tutti gli addetti ai lavori.
Dopo mesi di apatia politica, quindi, Marano si risveglia con uno scenario impensabile fino a poche settimane fa. Visconti è con le spalle al muro e se ha intenzione di salvare la barca prima che affondi definitivamente dovrà effettuare scelte radicali e convincenti.
Il video
…..partendo dal concetto che i servizi vanno pagati ma che l’acqua è …. è questa una problematica che va risolta a livello nazionale e regionale. L’acqua ora il Comune di Marano la acquista dalla ABC con un ricarico del 60/70% ed incassa meno della metà del costo sostenuto: mediamente ogni anno vanno a bilancio a debito circa 3.000.000 di euro che andranno a carico dei contribuenti.
L’esternalizzazione è il solo modo di non caricare tale voce negativa in bilancio ed affidare ai privati qualificati la gestione della riscossione e delle reti idriche bucate e degli ammodernamenti.
Il privato comprerebbe l’acqua allo stesso prezzo dell’ABC, si adopererebbe a scovare i mariuoli, ad ammodernare la rete idrica ma…nel momento in cui si andrà nell’ATO questa sopporterà i costi degli interventi effettuati e degli ammodernamenti? Il diritto di recesso è previsto esplicitamente? L’atto di sottomissione cosa prevede?
Aspettiamo le proposte che non siano che acqua pubblica significa non pagare.