Marano: era una gran professionista stimato e amato da tutti, ma in maniera improvvisa hanno lasciando tutti di stucco.
Venerdì 2 luglio è stato ricoverato, sabato portato in terapia intensiva, la tac mostrava che la situazione non era buona. Dopo una settimana la tac di controllo mostra il peggioramento. Intubato, tracheotomia, niente da fare, i polmoni causa il maledetto virus, erano andati, il cuore ha smesso di battere stamane alle 7.00. I medici del Cotugno e la nipote Giovanna, infermiera sempre lì presente non hanno mai smesso di credere che potesse finire così.
Domenica 20 è andato a fare la seconda dose di astrazeneca, martedì 22 inizia a mostrare i primi sintomi, stanchezza, spossatezza e forti mal di testa, giovedì 24 decide di fare un tampone, ma gli sconsigliano e negano di farlo credendo nei sintomi del vaccino, sabato continua a non sentirsi bene ma i consigli dei sanitari sono riposo e tachipirina, domenica 27 il collaboratore mostra i sintomi e da tampone risulta positivo, Paolo il 27 sera fa un tampone ed è positivo.
Poi la moglie ( doppia dose Pfizer) il figlio, la figlia, il genero e qualche cliente.
Paolo era un grande professionista, nato dal nulla, sacrificandosi una vita intera, studia e lavora sin da bambino. Da lì tutti lo amavano, per i contadini di Marano, Qualiano, e dintorni era un riferimento, Paolo era lì, c’era ed era sempre presente per tutti ed in tutto.
Paolo, era un perito agrario, un consulente tribunale ad onoriamoci, figlio, fratello, marito, padre, cugino, amico e professionista presente sempre per tutti.
Da parte della redazione de L’Altra Notizia le più sentite condoglianze a tutta la famiglia.