Vi racconto la mia avventura per le strade di Marano.
Premetto che sono un cittadino che paga regolarmente tutto ciò che è dovuto, tasse, acqua. Inoltre rispetto le regole della strada, tutte, compreso assicurazioni, revisioni e tutto quanto concerne la sicurezza.
Quindi svolgo il mio dovere come cittadino e come tale vorrei anche che venissero rispettati i miei diritti.
Domenica mattina mi stavo recando, con mio Figlio di 13 anni, da Marano al Campo Paratina di Chiaiano, dove mio figlio doveva giocare.
Abbiamo deciso, visto le giornate particolari di traffico, di andare con lo scooter.
All’altezza di Via Baracca, angolo Via Lazio, abbiamo preso in pieno un fosso, ma la cosa sembrava non avesse intaccato lo scooter, ma mi sbagliavo, infatti dopo aver girato via Lazio all’altezza dei Carabinieri la ruota scoppiava, chiaramente lesionata dal fosso precedente e faceva sbandare lo scooter, in maniera improvvisa e incontrollabile, facendo si che venivamo scaraventati violentemente al suolo.
Io finivo sotto il motorino e mio figlio fortunatamente su di me e non riportava danni ma solo graffi. Lo scooter però era finito su di me e mi schiacciava la caviglia e mio figlio da solo non riusciva ad alzarlo, fortunatamente sono intervenuti dei passanti e automobilisti che ci hanno aiutato (l’umanità in questo paese ancora esiste) e mi hanno tolto lo scooter da dosso.
Candendo in maniera rovinosa ho anche sbattuto la testa (avevamo i caschi entrambi) e la spalla.
Sinceramente le persone presenti volevano portarmi al pronto soccorso ma io visto i tempi (covid) e come funziona la sanità pubblica, Campana, ho deciso di non andare.
Ieri, lunedì, mi sono recato all’aktis per svolgere degli accertamenti per la spalla che è dolorante e bloccata.
La situazione della provincia Napoletana e scandalosa, ma quella di Marano è vergognosa, strade tutte rotte, nemmeno a Bagdag dopo i bombardamenti, servizi 0, istituzioni assenti.
Sinceramente visto la caduta presa credo che sia andata veramente di lusso, io sono si ammaccato ma vivo e senza gravissimi danni.
Adesso se pubblicate questa lettera leggeremo i soliti commenti “che vi aspettavate”, “tanto ormai funziona cosi”… ma io credo che la passività davanti a tanto schifo di noi cittadini (mi metto anche io) fa si che siamo complici.
Siamo complici di chi si è mangiato questo paese di chi ha distrutto la nostra dignità.
In un paese civile non si può scendere di casa e rischiare la vita solo per camminare in auto, scooter o peggio a piedi.
Dobbiamo farci sentire, dalle istituzioni locali, dalle istituzioni regionali e dal governo centrale, siamo Italiani anche noi e pretendiamo i nostri diritti.
- Allego foto della caviglia M. B.
Concordo che il nostro ( mio) è complice