Usa: ad un certo punto, non era ancora finito il primo tempo di Usa-Honduras, si sono accorti che il portiere dell’Honduras Luis Lopez era congelato: temperatura corporea sotto i 35 gradi, brividi, capogiri, senso di confusione e aumento della frequenza cardiaca. Chiari sintomi di ipotermia. E l’hanno sostituito con uno più… caldo. Per lo stesso motivo hanno dovuto cambiare anche l’attaccante Romell Quioto.

La gara di Qualificazioni Mondiali poi vinta dagli americani 3-0 passerà alla storia come la partita più fredda Concacaf. Si è giocata l’Allianz Field di Saint Paul, in Minnesota: a -16 gradi. Campo, accusano gli honduregni, scelto apposta: “È inconcepibile che una potenza come gli Stati Uniti ti porti qui per giocare e ottenere un vantaggio. Così non si gioca per divertirsi, ma per soffrire”.

Ma anche alcuni giocatori degli Stati Uniti non hanno proprio gradito: Minnesota, ti voglio bene – ha scritto su Instagram Tim Weah – Ma la prossima volta che mi fanno giocare qui mi ritiro…”.

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