Europa: “Per il momento episodi di de escalation sul terreno non si sono visti”.

Lo ha detto il premier Mario Draghi al termine del Consiglio Ue informale sulla crisi ucraina. L’obiettivo – ha detto il premier – è ora far sedere al tavolo il presidente russo Vladimir Putin e il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

L’Italia sta facendo il possibile per sostenere questa direzione”. “Dobbiamo perseguire la strategia della deterrenza ferma, non dobbiamo mostrarci deboli”. “La nostra unità è la cosa che più ha colpito la Russia. Avremmo potuto dividerci perché ad esempio nella Nato ci sono tantissimi Paesi non solo quello che viene definito Occidente“. “Non possiamo rinunciare ai principi fondanti dell’Alleanza, ha sottolineato.

Sostanzialmente la situazione è quella di qualche giorno fa, questi episodi che sembravano annunciare una de-escalation non sono presi seriamente, quindi dobbiamo rimanere pronti ad ogni eventualità”, ha aggiunto Draghi al termine del Consiglio Ue informale sulla crisi ucraina.

La Russia procede verso un’invasione imminentedell’Ucraina: lo ha affermato l’ambasciatrice americana all’Onu.

L’esercito intanto ucraino ha reso noto che le forze separatiste appoggiate dalla Russia nell’Ucraina orientale hanno sparato colpi di mortaio contro un villaggio nella regione di Lugansk, colpendo un asilo. Secondo i militari, non ci sono stati feriti.

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