Bielorussia: “La sovranità e l’integrità di ogni Paese vanno rispettate, e questo vale anche per l’Ucraina”.
Le parole del ministro degli Esteri cinese Wang Yi sono state quanto mai chiare e hanno segnato un deciso cambio di direzione sull’asse Pechino-Mosca. Così dal totale allineamento dei giorni scorsi, con la Cina che aveva definito legittima l’azione militare russa, ora il messaggio rivolto al Cremlino dagli uomini di Xi Jinping è volto a frenare l’escalation e a riportare tutti sulla strada della diplomazia. Così una delegazione russa è già a Gomel, 310 chilometri a sud-est di Minsk, in Bielorussia, per sedersi al tavolo delle trattative, ma il presidente Zelensky pone le sue condizioni: “Il dialogo in qualsiasi altra città, non in Bielorussia“.
All’annuncio che il Cremlino ha inviato una delegazione in Bielorussia, a Gomel, per negoziare con Kiev il leader ucraino Zelensky si dice pronto a negoziare ma non in Bielorussia, cercando di assencondare in qualche modo le richieste dei nazionalisti che sono a priori contro ogni incontro con Putin.
“Qualunque città va bene per i negoziati tra cui Varsavia, Istanbul e Baku, ma non Minsk”. Denuncia gli attacchi ad abitazioni e lancia un appello ai cittadini stranieri di tutto il mondo di unirsi alla guerra contro la Russia che, afferma, hanno deliberatamente scelto tattiche per colpire le persone e tutto ciò che rende la vita normale: elettricità, ospedali, case: “Hanno mentito sul fatto che non avrebbero toccato i civili”.
Zelensky parla di “genocidio” affermando che i russi “meritano un tribunale internazionale”.