Il lunedì di Pasquetta è stato introdotto nel dopoguerra italiano allo scopo di allungare la festività di Pasqua e non è festa solamente qui da noi. Lo scopo è quello di allungare la Pasqua festa che per definizione è sempre domenicale.
La festa ha anche una valenza cristiana data dal commemorare l’annuncio della resurrezione da parte dell’angelo alle donne giunte al sepolcro di Cristo ormai vuoto.
Resta da domandarsi a questo punto, perché ciò che in realtà è accaduto la domenica mattina venga festeggiato il lunedì, ma così è e ci godiamo il giorno di festa.
La tradizione, in Italia, vuole che il Lunedì dell’Angelo o Pasquetta si trascorra con la famiglia o con gli amici all’aperto facendo la tradizionale scampagnata o la gita fuori porta.
Seguita dalla classica arrustuta accompagnata dall’idea di approfittare delle prime giornate di sole per scaldarsi e godere dei primi, piacevoli caldi in compagnia di parenti e amici quando consentito dalla primavera spesso portatrice di piogge improvvise .
C’è anche un’interpretazione data a questa tradizione di fare scampagnate e andare fuori porta che sarebbe legata alla religione.
Facendo gite l’intento sarebbe quello di ricordare i discepoli diretti verso Emmaus; il giorno stesso della Resurrezione, infatti, Gesù sarebbe apparso ai due uomini in cammino verso Emmaus a pochi chilometri di distanza da Gerusalemme. Ricordando quello stesso viaggio, quindi, sarebbe nata la tradizione di fare una passeggiata fuori città anche se non ci è dato sapere se questi avessero poi fatto un’arrustuta.
In alcune località d’Italia la Pasquetta si celebra il martedì successivo alla Pasqua, (come ad esempio a Marano di Napoli, Castrovillari (Cosenza), Pallagorio (Crotone), Venafro (Isernia) etc.), e questo perché, in diversi casi, il giorno prima cade un’altra ricorrenza e le due feste non possono ‘sovrapporsi’.