Spagna: Carlos Alcaraz compie 19 anni.
Da figlio d’arte, inizia a giocare ad appena 3 anni nella scuola tennis del padre. Culla da subito una passione per un altro spagnolo, Rafael Nadal.
Si capisce immediatamente che in quel giovanotto c’è del potenziale e Juan Carlos Ferrero (ex n. 1 del mondo) lo prende nella sua accademia e diventa il suo allenatore da professionista.
A 14 anni ottiene il primo punto Atp: è il secondo spagnolo più giovane a riuscirci e supera Nadal in questa speciale classifica.
Il 2020 è l’anno della svolta.
A Rio vince il suo primo match Atp contro Ramos Vinolas (top50), prima di uscire di scena al secondo turno.
A fine stagione vince il premio di esordiente dell’anno grazie ai tre successi nel circuito Challenger e al best ranking raggiunto come n. 136 del mondo (era partito 490).
Il 2021 può già essere considerato l’anno della consacrazione.
Prima dei 18 anni sconfigge David Goffin (all’epoca top20) a Melbourne, Casper Ruud (in quel momento top20) a Marbella e raggiunge per la prima volta il secondo turno agli Australian Open.
Le ciliegine sulla torta, però, le mette nel 2022.
Vince tre titoli in poco più di quattro mesi (Atp500 Rio, master1000 Miami e Atp500 Barcellona) e raggiunge la nona posizione nel ranking.
Il tutto, toccando record raggiunti solo da Nadal, quell’idolo d’infanzia a cui sembra legato a doppio filo.
Tanti auguri Carlos, il nuovo fenomeno del tennis.