Mosca: Le truppe russe non si concedono alcuna pausa nei bombardamenti sull’Ucraina, dal Donbass a Kharkiv fino al Mar Nero, ma da Mosca Vladimir Putin ha lanciato anche una sfida politica a Kiev: “tutti gli ucraini, non solo quelli che vivono nelle zone occupate, avranno un accesso facilitato alla cittadinanza russa”.
Volodymyr Zelensky invece punta ad invertire le sorti del conflitto sul terreno.
Il suo piano prevede una controffensiva in grande stile, con un milione di soldati dotati di moderne armi occidentali, per liberare il Sud del Paese occupato dagli invasori.
Anche Putin vuole vincere la guerra con missili e cannoni, ma il suo obiettivo per nulla nascosto è quello di distruggere l’Ucraina come entità statuale, nella convinzione che esista solo un popolo di etnia e matrice socio-culturale russa.
Inseguendo questa ossessione, lo zar ha deciso che “tutti i cittadini ucraini avranno il diritto di richiedere la cittadinanza della Federazione Russa secondo la procedura semplificata”. Quindi non sarà più necessario aver vissuto in Russia per cinque anni, avere una fonte di reddito o sottoporsi ad un esame di lingua.
Finora, la misura era stata adottata nelle zone separatiste del Donbass e, dallo scorso maggio, nelle regioni occupate di Zaporizhzhia e Kherson, dove le truppe hanno già iniziato a distribuire passaporti russi.
Per Kiev ovviamente l’iniziativa di Putin equivale all’ennesima “violazione dell’integrità e della sovranità” del Paese, ma in questa fase le autorità ucraine stanno lavorando per imprimere una svolta al conflitto, arrestando l’avanzata del nemico.
Il programma è ambizioso (per alcuni analisti occidentali troppo ambizioso), perché prevede l’allestimento di un maxi-contingente, equipaggiato con le armi fornite dai Paesi Nato, per riconquistare le zone costiere del Mar Nero, ha spiegato il ministro della Difesa Oleksii Reznikov in un’intervista al Times. “Ne abbiamo circa 700.000 nelle forze armate, a cui si aggiungeranno la guardia nazionale, la polizia e la guardia di frontiera, e arriveremo a un milione”, ha aggiunto il ministro. Zelensky ha dato ordini precisi di elaborare una strategia, perché la “liberazione di queste regioni è vitale per il Paese”.