Avevo 16 anni quando ho cominciato ad interessarmi attivamente alla politica e alle problematiche sociali del mio territorio. A 23 anni fondai il primo Meetup del Movimento 5 stelle nel mio comune, Marano di Napoli: un progetto al quale inizialmente eravamo in pochi a credere, foriero di novità che sentivo potessero avere un impatto rivoluzionario nel panorama politico italiano.
Per più di 10 anni ho lavorato come consulente tributario ed ho dedicato il mio tempo libero, insieme a tanti altri attivisti, alle battaglie per il mio comune, convinto che le cose possono cambiare solo se i cittadini si attivano “dal basso” per migliorarle.
Nel 2018 l’idea di candidarmi alla Camera dei Deputati per contribuire al miglioramento del nostro Paese da una posizione di maggior forza. Quando fui eletto, la mia vita cominciò a cambiare, soprattutto perché mi resi conto che, nonostante il ruolo istituzionale rivestito, le battaglie più giuste necessitano di lunghe attese e di compromessi che altro non sono che il rispetto delle idee altrui.
Poi, i primi risultati: mi riferisco innanzitutto alla mia Riforma dell’RCAuto famiglia, misura che ha ridotto considerevolmente i premi assicurativi agevolando i consumatori, e all’ampliamento delle White lists per impedire alle imprese mafiose di agire sul nostro territorio. Ho portato avanti tante altre iniziative e non sempre sono riuscito a conseguire un risultato perché l’assenza di una maggioranza omogenea è stata un grande ostacolo al cambiamento che desidero per tutti noi.
Lasciare il Movimento è stata probabilmente la scelta più complicata del mio percorso politico, anche per le critiche feroci che ne sono derivate, in gran parte proprio dagli attivisti campani.
Sentirmi improvvisamente ospite nella casa in cui sono cresciuto, è stato inaccettabile. Ho scelto di aderire ad Impegno Civico perché in @Luigi Di Maio ho sempre trovato una persona attenta alle problematiche sociali, pragmatica nelle risoluzioni, lontana dall’egocentrismo sfrontato di chi ha raccolto le spoglie del Movimento. Un politico propenso all’ascolto, capace di valorizzare tutti i membri della sua forza politica verso l’obiettivo comune del miglioramento delle condizioni di vita soprattutto dei più deboli.
Nonostante le difficoltà incontrate, nonostante la pandemia da Covid-19 e la guerra in Ucraina abbiano contrassegnato in maniera drammatica l’andamento sociale, politico e economico degli ultimi anni, io ancora ci credo.
Ci sono ancora tante battaglie per il bene comune da portare avanti. Per anni sono stato educatore giovanile, ho dedicato il mio tempo agli altri, agli “ultimi”: la mia candidatura con Impegno Civico è lo sbocco naturale di tutto il mio percorso di vita, e per questo ho deciso di ricandidarmi in un momento difficile per il nostro Paese che, con un governo di destra, vedrebbe i più deboli ancora più soli.
#prendiamocicuradellitalia
#politiche2022
#impegnocivico. Dalla pagina Facebook di Andrea Caso.