Napoli: città in lutto per la morte di Vincenzo Vanacore. Enzo, così come tutti lo chiamavano, è deceduto a 65 anni. L’annuncio della sua dipartita è arrivato da Stefania Piras: “Insieme fino all’ultimo respiro nessun ricordo andrà perso addio Vincenzo”. Vanacore era noto per aver messo in piedi il progetto sociale “L’uomo e il legno” in un quartiere difficile come Scampia. Sono tantissimi, sui social, i messaggi di cordoglio per la sua scomparsa e di vicinanza alla famiglia.
La Coop. “L’Uomo e il Legno” nasce nel 1995 con lo scopo di promuovere l’integrazione attraverso l’inserimento sociale e lavorativo di persone svantaggiate. La cooperativa, nei suoi primi anni di attività, ha avuto come oggetto principale del suo impegno: -la lavorazione del legno nel rispetto della storia, della cultura, e della tradizione artigiana; -lo studio e la messa a punto di nuove tecniche di lavorazione del legno e di elaborazione di quelle antiche, -il restauro e la conservazione di oggetti d’arte; -la lavorazione artigianale di prodotti di arte presepiale, vetro, cuoio e bigiotteria; – il mettere a disposizione la propria esperienza nel mondo del lavoro e della scuola, anche attraverso la conduzione di corsi di formazione e qualificazione professionale; -l’elaborazione in collaborazione con istituzioni pubbliche e private, Nazionali ed Internazionali di programmi, progetti e ricerche volti a favorire attività culturali e di informazione. -la commercializzazione dei prodotti artigianali di ogni genere, sia italiani che provenienti da Paesi Esteri.
Oggi la Cooperativa è cresciuta ed ha diversificato i campi d’interesse: lavora con i minori, i diversamente abili, con i migranti. L’Uomo E Il Legno ha inoltre aperto altre tre sedi, una comunità alloggi, creando una rete di collaborazione con almeno 40 enti, tra Napoli e provincia, fino a Benevento ed Avellino. Oltre alla Falegnameria si è aggiunta anche la lavorazione della ceramica, una“Global Service” per interventi di piccole ristrutturazioni e manutenzione, oltre ad un know how per il diserbo chimico- fisico e per le bonifiche dei terreni. Ultima si è aggiunta l’agricoltura, creando campoAperto, una Fattoria sociale che gestisce circa 2 ettari di terreno all’interno del penitenziario di Secondigliano assumendo a tempo determinato 5 detenuti.