Marano: È trascorso poco meno di un anno e mezzo da quando il Comune di Marano è stato sciolto per la presenza, nella passata amministrazione, di fenomeni di infiltrazioni e condizionamenti di tipo mafioso ed è stato affidato alla gestione di una Commissione prefettizia.

L’attuale Triade commisariale è venuta ad operare in un contesto territoriale di elevata complessità, dove le difficoltà partono sempre da quella presenza costante di un malaffare che per anni ha perpetrato illeciti di ogni genere ed in ogni settore, passando poi per la mancanza, nella struttura comunale, di personale adeguato sia in quantità numerica che in qualità morali e giungendo in ultimo con un dissesto finanziario a soffocare ogni speranza di miglioramento.

Il compito dei Commissari, però era ed è tutt’ora quello di riequilibrare il Comune sotto l’aspetto della legalità, di porre le basi di un risanamento dei conti e di tracciare le linee di un rilancio cittadino che da troppi anni viene percepito dall’intera comunità come una sorta di miraggio.

Insomma, il proprio dovere è riportare la normalità in una città che è del tutto SCASSATA.

In tutto questo tempo trascorso, dal loro insediamento, siamo certi che un impegno ci sia stato, ma com’è evidente ai più ci si aspettava soprattutto una maggiore incisione che, purtroppo ad oggi, è quasi del tutto impalpabile.

Quindi, consapevoli della proroga di ulteriori 6 mesi che i Commissari hanno ricevuto col fine di proseguire quei lavori di risanamento a causa dei condizionamenti della criminalità organizzata, come Gruppo locale di Azione avvertiamo il dovere di chiedere loro, nei prossimi mesi, di gestire il comune maranese con maggiore influenza e determinazione, rilanciando l’essenza stessa del proprio mandato poiché i cittadini non possono continuare a soffrire per strade gruviera ai limiti dell’agibilità, per scuole spesso fatiscenti, per strutture pubbliche abbandonate e finanche per
accertamenti tributari che lasciano quasi del tutto “intatti” , ancora una volta, i grandi evasori, in special modo i furbetti dell’acqua, alimentando così quel senso di ingiustizia e di scarsa imparzialità.

“Questi sono dei messaggi, che I Commissari prefettizi non possono far passare” !


Purtroppo, va detto che finora si sono solo registrati degli impercettibili risultati. 

Ed inoltre dopo 16 mesi, quando l’intero comune è ormai meno sconosciuto, sarebbe stato opportuno un confronto aperto e costruttivo con l’intera cittadinanza, con le sue professionalità e con le sue sane rappresentanze, ovvero con quei soggetti che già precedentemente, nelle sedi opportune e con le modalità che avevano a disposizione, hanno prospettato soluzioni alternative, nonché in discontinuità rispetto a coloro che, invece, nel passato hanno rappresentato e governato Marano. 

Siamo sicuri che, sin dai prossimi giorni, la Triade potrà dare un’accelerazione alle proprie attività, facendo molto di più, anche e soprattutto per i progetti connessi ai fondi del PNRR. 

Diversamente da ciò, significherebbe che è stata inutile la loro presenza in Comune e, come tutti sappiamo, una tale evidenza Marano non se la può permettere! 

Proseguendo con la corrente linea, poco o nulla troveranno, in termini di riscontro, i giovani di questa terra volendosi impegnare per dare una mano. 

E poco o nulla potranno i cittadini, soprattutto se in loro resterà forte l’impressione che lo Stato non ha avuto la giusta determinazione per mutare le attuali condizioni. 

Anzi, così continuando si potrebbe rischiare anche che, nella prossima primavera, poco o nulla si potrà fare quando presentandosi ai seggi elettorali, l’intera comunità troverà a presiederli coloro che sono stati gli artefici delle vicende che hanno inciso sull’ultimo, e non solo, scioglimento. 

Tutto sommato, non si chiede tanto!
C’è bisogno solo di approcciare a #MARANOSULSERIO.

Nota stampa Gruppo Marano di Napoli in Azione

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