Calvizzano: ecco cosa scrive il giornalista Rosiello:

In questo appartamento, ubicato nel Palazzo Ducale di fronte al Municipio, c’è una botola che, secondo l’appassionato di storia locale Peppe Pezone, conduceva al nascondiglio dell’ammiraglio Caracciolo. Potrebbe essere, dunque, il luogo ideale dove poter allocare il Museo della Rivoluzione Partenopea o, in alternativa, nell’edificio ex Ipab di via Ritiro, destinato dagli ex Commissari straordinari a Polo della Cultura e del sociale, ma l’amministrazione Pirozzi ha stabilito di adeguarlo a nuova Caserma dei Carabinieri   

Il progetto è previsto nei programmi elettorali della Lista Pirozzi e di quella Pisani. Ecco perché, dopo il passaggio in maggioranza della coppia Pisani-Bianco di “Legalità Possibile” e del trio Santopaolo-Felaco-Trinchillo era necessario e imprescindibile stilare un programma congiunto con rispettivi cronoprogrammi,  per evitare di far intendere a chi li ha votati che il cambio di casacca sia avvenuto esclusivamente per sete di potere

Il museo

La  realizzazione  di un museo della Rivoluzione Partenopea, proprio  nelle stanze del palazzo ove  fu catturato Caracciolo (di origini calvizzanesi), potrebbe rappresentare  per Calvizzano, sia pure simbolicamente, una sorta di riabilitazione morale  nei confronti dell’ammiraglio. Non solo: essendo un’opera del genere un’autentica originalità (nessuno ci ha mai pensato) diventerebbe un attrattore turistico fenomenale per studiosi, scolaresche e appassionati di questo scorcio di storia rivoluzionaria. Nel museo verrebbero allestiti anche tutti i reperti storici rinvenuti negli anni e conservati nei depositi della Soprintendenza.

I programmi elettorali

A pag. 14 del programma elettorale della lista “Calvizzano Riparte con Pirozzi sindaco” è scritto testualmente: “realizzeremo un museo dedicato alla rivoluzione partenopea e all’ammiraglio Francesco Caracciolo”. A pagina 6 del programma elettorale della lista “Legalità Possibile con Oscar Pisani sindaco”, al capitolo “Calvizzano, città della cultura”, è scritto testualmente: “occorre mettere a sistema reperti archeologici, culturali e storici per il rilancio socio culturale della città (creazione di un museo della rivoluzione partenopea che ha visto Calvizzano protagonista attiva).

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