SPORT, LA GIORDANIA VOLA PER LA PRIMA VOLTA NELLA SUA STORIA IN FINALE DI COPPA D’ASIA
La coppa d’Asia di quest’anno è l’edizione delle prime volte. Dopo la prima storica qualificazione agli ottavi di finale per la Palestina, il primo quarto di finale in assoluto per il Tagikistan, la Giordania batte un doppio record e grazie alla vittoria di questo pomeriggio non solo ha giocato la sua prima semifinale di coppa d’Asia ma si è regalata anche la sua prima finale del torneo continentale.
Giordania che, nella prima semifinale, ha battuto con un incontestabile 2-0 la più quotata Corea del Sud che, a dire il vero, non ha mai convinto nel corso di questa coppa d’Asia. Già prima di questa competizione, in realtà, c’era chi criticava il ct tedesco Jurgen Klinsmann per le sue scelte tecniche ed i risultati non proprio esaltanti ma soprattutto per non essersi mai realmente integrato in un contesto che è necessario comprendere fino in fondo per esaltarlo al meglio. Così non gli è bastato avere in rosa il calciatore – Son Heung-Min – probabilmente più forte di tutta la competizione per giocarsi fino alla fine la possibilità di tornare ad alzare una coppa che dalle parti di Seul manca dall’edizione casalinga del lontano 1960.
La Sud Corea, che già nel girone aveva sofferto l’intraprendenza Giordana, rimediando solo un pareggio per 2-2, non è sembrata mai essere in partita, subendo le avanzate avversarie senza mai riuscire a contenerle né tanto meno a sfruttare la superiorità numerica in mezzo al campo. Una squadra, paradossalmente, troppo brutta, 0 tiri nello specchio della porta nonostante il 70% di possesso palla, per essere vera…
Dal canto suo la Giordania si è dimostrata squadra spavalda e sicura di sé, tatticamente perfetta, capace di esaltare le proprie caratteristiche senza mai strafare. Gran parte del merito va – sicuramente – all’allenatore marocchino Hussein Ammouta, che nel 2017 aveva vinto una Champions africana con il Wydad Casablanca, che ha saputo plasmare una squadra priva di campioni ma che ha fatto della duttilità tattica e della compattezza le sue armi principali. Non si spiegherebbe altrimenti il risultato finale di questo pomeriggio in favore di una squadra che era ben 64 posizioni dietro nel ranking FIFA rispetto ai sudcoreani.
Così come verrebbe, altrimenti, difficile da spiegare la straordinaria coppa d’Asia che sta giocando Yazan Al-Naimat – attaccante dell’Al Ahly di Qatar – anche oggi in rete (sono tre in tutta la competizione) e autore dell’ennesima prestazione al di sopra degli standard che ci si aspetterebbe da un calciatore sicuramente non tra i più quotati a livello internazionale. E potremmo fare lo stesso identico discorso per il compagno di squadra e di gol Mousa al-Tamari.
In attesa della gara di domani tra Qatar e Iran, che stabilirà la seconda finalista, prendiamo esempio dai calciatori della nazionale giordana e beviamoci una bella tazza di thè