Scoperta dalla Guardia di Finanza una centrale di riciclaggio internazionale nel Napoletano, con base a Portici ed Ercolano, nel Vesuviano, e ramificazioni in Puglia, Lettonia e Lituania. A partire dalle prime ore di oggi, martedì 27 febbraio 2024, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli stanno eseguendo un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, nei confronti di otto soggetti.

Questi ultimi sono indagati, a vario titolo, di associazione per delinquere, riciclaggio, autoriciclaggio, ricettazione, intestazione fittizia di beni, bancarotta per distrazione, omessa dichiarazione dei redditi, nonché detenzione, diffusione e installazione abusiva di apparecchiature e altri mezzi atti a intercettare o interrompere comunicazioni informatiche o telematiche.

Si tratta di uno dei filoni di un’inchiesta coordinata da Eurojust che coinvolge quattro uffici inquirenti: Napoli, Lecce, Riga (Lettonia) e Vilnius (Lituania). Una parallela misura cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Lecce, nei confronti di 13 indagati, è in corso di esecuzione a cura del Comando Provinciale di Lecce, nell’ambito di una squadra investigativa comune coordinata da Eurojust alla quale prendono parte anche le Autorità Giudiziarie della Lettonia e della Lituania. Sono accusati di associazione per delinquere, fraudolenta percezione di erogazioni pubbliche, riciclaggio e autoriciclaggio.

 

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