Allarme lanciato da Nicola Gratteri su TikTok, definito dal procuratore come la vetrina delle mafie. “Non è solo esibizionismo. Si fanno vedere ricchi, firmati, con tanti soldi e dicono noi siamo il nuovo modello, vuoi diventare come noi?”, spiega in una intervista a “Timeline” su Rai 3.

Il procuratore prosegue nella sua invettiva: “I giovani non strutturati. Si trovano avviluppati e credono che quello sia il loro futuro. Con i social i mafiosi esternano l’arroganza. TikTok e Facebook vengono impiegati per confezionare clip e mandare messaggi emulativi. cosa che viene fatta a dire il vero anche con le canzoni neomelodiche, a volte con il rap. Sono messaggi in codice alle altre cosche”, conclude Gratteri.

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