E’ stata una lunga notte di angoscia all’addiaccio per le detenute e le agenti del carcere femminile di Pozzuoli, costrette a lasciare le celle di pernottamento in via precauzionale a causa dello sciame sismico in atto nell’area flegrea, una sequenza di scosse che da ieri sera si è manifestata con forti movimenti tellurici, anche di magnitudo 4.4.
Le detenute, tra le lacrime e impaurite, accompagnate dalle agenti, anche loro in apprensione per le famiglie a casa, hanno prelevato le donne dalle rispettive celle per accompagnarle nei punti di ritrovo che si trovano nelle aree esterne del carcere.
Avvolte nelle coperte e insieme alle poliziotte, hanno trascorso tutta la notte lì.

Poi, quando al termine di una riunione convocata di emergenza, è giunta la decisione di evacuare, aiutate dalle agenti hanno fatto i bagagli e si sono preparate al trasferimento, che ha preso il via a metà mattinata.

Saranno momentaneamente trasferire in altri istituti penali della Campania, in attesa di notizie che si sperano rassicuranti.
Quelle di Pozzuoli sono donne sottoposte a misure cautelari, in attesa di processo o già condannate per reati di vario tipo, dall’omicidio al furto, dalla rapina alla truffa. Il carcere puteolano, infatti, è una struttura carceraria di media sicurezza che non ospita coloro a cui vengono contestati reati mafiosi. La decisione di evacuare è sembrata l’unica percorribile per l’amministrazione penitenziari, alla luce dei sopralluoghi eseguiti dagli ingegneri dai quali è emersa la presenza di danni ora in corso una valutazione.

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