Lo scorso marzo è stato pubblicato l’ultimo romanzo di Giuseppe Tecce Tramonti
occidentali, edito da Graus Edizioni per la collana Gli Specchi di Narciso, ispirato
da una storia del regista e scrittore Maurizio Del Greco, con i contributi
dell’europarlamentare Pietro Bartolo nella Prefazione e dell’avvocato Hilarry Sedu
nella Postfazione.
Lo scrittore beneventano ha intrapreso un tour che l’ha portato fuori dall’Italia, la
prima tappa si è tenuta a Bruxelles lo scorso 22 marzo. Tramonti occidentali è stato
presentato al Vox Box del Parlamento Europeo insieme ad una delegazione di
scrittori della Graus Edizioni che si sono riuniti in una tavola rotonda con
l’eurodeputata Lucia Vuolo e il giornalista Antonio Ioele. Nella cornice autorevole e
prestigiosa della massima istituzione rappresentativa dei popoli dell’Unione, l’autore
ha avuto l’opportunità di presentare il proprio progetto e la propria storia.
Successivamente, il tour è proseguito in Germania con due date, il 17 e il 18 maggio
che ha visto l’autore impegnato in una prima presentazione all’ESA di Colonia, il
centro europeo per gli astronauti. La giornata poi è proseguita a Düsseldorf, presso la
Società Dante Alighieri. In queste cornici Giuseppe Tecce ha presentato la propria
opera, ha avuto l’opportunità di scambiare pensieri e opinioni con gli appassionati di
letteratura e scoprire insieme nuove interpretazioni tra le righe dei propri libri. Il
secondo giorno lo scrittore si è trasferito nuovamente a Colonia per un altro evento
presso l’associazione Mondo Aperto, il primo e per il momento unico centro
interculturale italiano ufficialmente riconosciuto a Colonia.
Il 30 maggio lo scrittore è ritornato in Italia, precisamente a Pescara dove ha
presentato il suo libro presso Piazza Salotto all’interno del Village della
manifestazione Cartoons on the Bay, l’evento che si tiene annualmente in Italia
dedicato all’animazione e non solo, organizzato dalla Rai.
Il viaggio di promozione non si ferma qui. Infatti, ad ottobre Giuseppe Tecce volerà a
New York dal 14 al 22 ottobre per la settimana della cultura.
Non solo presentazioni ma anche festival. Giuseppe Tecce infatti ha ideato in
collaborazione con la casa editrice Graus Edizioni il festival letterario “Letture dal
Bosco” che si propone di celebrare l’arte della lettura e della letteratura immersi nella
natura incontaminata dei boschi di lecci e faggi presso Piano dei Vaccari, a Bagnoli
Irpino che si terrà domenica 21 luglio.
È stato annunciato, inoltre, che il romanzo Tramonti occidentali diventerà presto un
film, un progetto che porterà la storia commovente di Fatima e Peppe sul grande
schermo. La regia sarà a cura di Maurizio Del Greco e le riprese saranno realizzate
tra Lampedusa e Torre Del Greco.
Giuseppe Tecce, infine, ha ricevuto lo scorso 6 luglio un premio che rappresenta
questi mesi ricchi di soddisfazioni e successi. A Forio d’Ischia per la serata
conclusiva della manifestazione culturale Approdi d’Autore ha ritirato il premio
“Approdi d’Autore 2024”, che riconosce il suo talento e la sua dedizione per la
letteratura. “Tale conferimento Le viene riconosciuto non soltanto per aver raccontato
una tematica delicata, – si legge dalle motivazioni date dalla giuria – ma per aver
permesso a tale vicenda di accedere alla produzione cinematografica, grazie all’idea e
alla collaborazione con Maurizio Del Greco. Per aver permesso, dunque, la
realizzazione del film della storia della piccola Fatima e del luogotenente Peppe,
ottenendo un capolavoro cinematografico presto disponibile.”
Il libro
La storia del romanzo inizia con una tragedia che vede coinvolta un’imbarcazione
naufragata in mare. Su quel barcone, partito dalla Libia, si spezzano i sogni e le
speranze di un gruppo di migranti che vedevano nell’Europa l’ultima ancora di
salvezza.
Da questa triste vicenda resta una sola sopravvissuta: una bambina, Fatima, che si è
ritrovata nel giro di pochi minuti a perdere i suoi affetti più cari. Il destino però ha in
serbo per lei delle sorprese e l’incontro con il luogotenente Peppe Moccia, punto di
riferimento per la comunità di Lampedusa, cambierà il corso delle loro vite.
Al ritrovamento di Fatima e alla chiamata spontanea di “papà”, farà scattare in Peppe
delle sensazioni e dei sentimenti che lo porteranno a prendere la decisione di adottare
la bambina. La presenza della piccola Fatima porterà gioia e amore nella famiglia di
Peppe, delle emozioni che per lungo tempo sono state estranee nella loro casa, ma la
ritrovata serenità sarà nuovamente messa in discussione nel momento in cui arriverà
una comunicazione che sconvolgerà i nuovi equilibri. Allo stesso tempo questo
evento doloroso permetterà al matrimonio di Peppe di chiarire alcuni aspetti e di
rafforzare l’unione e la comprensione che negli ultimi tempi tra i due coniugi stava
scomparendo.
Tramonti occidentali lascia il lettore a riflettere sulla natura delle relazioni umane e
ad interrogarci su una questione di attualità molto delicata che è quella appunto
dell’immigrazione.
Il contrasto tra la speranza e la rassegnazione accompagna il lettore per tutta la durata
del romanzo. Da un lato viene rappresentato nitidamente il desiderio di avere un
figlio e al contempo la sofferenza che essa stessa inevitabilmente comporta quando
non è possibile realizzare tale desiderio. Dall’altro, la figura di Fatima e la sua storia
familiare scaturiscono molteplici emozioni che fanno in primo piano commuovere,
ma anche riflettere su tutto ciò che affronta chi scappa dalla propria terra per cercare
altrove un futuro migliore.
L’autore
Giuseppe Tecce è nato a Benevento nel 1972; si è laureato in Giurisprudenza,
abilitato alla professione di Agente in Attività Finanziaria, e si occupa da molti anni
di cooperazione sociale, sia a livello nazionale che internazionale. Attualmente è
Presidente della cooperativa sociale Medina, è coordinatore di una Struttura Tutelare
per persone non autosufficienti, ed è coordinatore dei soci di Banca Etica per il
Sannio, Irpinia e Molise. È autore di quattro libri: L’agente della Terra di Mezzo,
Storia di un Presidente che si credeva un topo, Il Portiere e Ljuba. Senza scarpe.