Marano: Negli ultimi giorni, una “riflessione” pubblicata sui canali social del sindaco di Marano Matteo Morra, ha cercato di “giustificare” la chiusura improvvisa dell’ufficio cambio residenza del nostro Comune, argomentando che anche i dipendenti hanno diritto alle ferie.
Tuttavia, ciò che è stato omesso in questo tentativo di difesa è un elemento fondamentale: il diritto dei cittadini a essere informati per tempo delle variazioni nei servizi pubblici, soprattutto quando queste causano disagi significativi.
Come consigliere comunale di opposizione, sono stato io a segnalare la chiusura inaspettata dell’ufficio.
Questo fatto ha suscitato interrogativi non solo da parte mia, ma anche da parte di molti cittadini che si sono trovati davanti a una porta chiusa, senza preavviso e senza alcuna informazione preventiva.

L’opposizione già in passato, ha evidenziato questa problematica:
Il giorno 28 febbraio, periodo lavorativo al 100%. era stato da me pubblicato lo STESSO ARTICOLO PER IL MEDESIMO DISAGIO.
Ma il sindaco, probabilmente poco informato, dice che “dopo un anno” ci siamo accorti del problema.
Mettendo caso che ce ne fossimo accorti oggi, il sindaco, insieme alla giunta in carica erano al corrente di questa situazione? O solo dopo la mia segnalazione hanno realizzato ciò che sta accadendo?

Partiamo da un presupposto basilare: i cittadini hanno il diritto di essere sempre e comunque informati di eventuali chiusure degli uffici pubblici. È comprensibile, come citato nel post, che ci siano carenze di personale e che i pochi dipendenti abbiano diritto a un periodo di riposo, ma è altrettanto imprescindibile che l’amministrazione comunale prenda le dovute precauzioni per evitare disagi alla popolazione.
Una soluzione semplice e pratica sarebbe stata quella di pubblicare in anticipo sul sito del Comune la data di chiusura dell’ufficio cambio residenza. In alternativa, un cartello affisso presso gli uffici interessati avrebbe potuto avvisare i cittadini dell’imminente interruzione del servizio.
In ogni caso, il sindaco e l’assessore al personale, consapevoli dei periodi di ferie spettanti ai vari dipendenti, avrebbero dovuto garantire la continuità del servizio o, perlomeno, informare adeguatamente la cittadinanza.
Questo non è solo una questione di cortesia, ma di dovere civico e di buona amministrazione.
L’organizzazione delle ferie è un aspetto che dovrebbe essere gestito in modo tale da non compromettere il funzionamento degli uffici pubblici.
Se da un lato possiamo comprendere che le ferie sono un diritto sacrosanto dei lavoratori, dall’altro è altrettanto sacrosanto il diritto dei cittadini a non essere lasciati all’oscuro su cambiamenti che li riguardano direttamente.

Nota stampa Consigliere all’opposizione Salvatore De Stefano.

L'Altra Notizia

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