Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani segnala una palese
discriminazione relativa alla fruizione dei tre giorni di permesso retribuito della legge 104/92 che
necessariamente diventa violazione del diritto di assistenza nei confronti dei soggetti fragili. Non è
assolutamente ammissibile equiparare la posizione dei soggetti caregiver ubicati nella sede di
residenza dei propri familiari bisognosi con quella di quanti non avendo ottenuto l’assegnazione
provvisoria interprovinciale debbano ritrovarsi in sedi di servizio dislocate anche a più di 1.000 km
di distanza dall’abitazione del soggetto invalido congiunto. Tre giorni per chi vive nella stessa città
del proprio caro fragile possono essere tutti spendibili nell’assistenza; di contro, tre giorni al mese
per chi si trovasse ai lembi estremi d’Italia e non avesse altre risorse rispetto al treno significa già
impiegarne due solo per il viaggio. In tale contesto sicuramente non viene tutelato adeguatamente il
diritto all’assistenza che difatti viene impedito.
Le soluzioni possibili a un simile divario ingiustificato potrebbero essere semplici:
garantire ai docenti di ruolo fuorisede la possibilità di rientrare nelle vicinanze della propria città di
residenza, allargando i posti di potenziamento in ogni scuola proprio in funzione di tali necessità,
oppure raddoppiando il numero di giorni a disposizione per i caregiver.
Il CNDDU invita il ministro, prof. Giuseppe Valditara, a intervenire presto su tale problematica
onde alleviare i disagi e le gravissime difficoltà in cui versano tante famiglie italiane; la famiglia
costituisce la prima cellula della società e andrebbe protetta, soprattutto in concomitanza di
componenti le cui condizioni di salute siano precarie. Inoltre, il perdurare di tale stato di cose, lo
ribadiamo, costituisce motivo di discrepanza fortissima tra lavoratori che, appartenendo alla stessa
categoria professionale, dovrebbero usufruire della medesima disponibilità di tempo di assistenza al
netto di spostamenti lungo la penisola per rientrare a casa.

prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU

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