Rai Contenuti Digitali e Transmediali e Direzione Canone, Beni Artistici e
Accordi Istituzionali, ricordano Guglielmo Marconi, l’illustre scienziato, primo
italiano a ricevere il Premio Nobel per la Fisica e inventore delle mutazioni più
straordinarie, con un docufilm e undici instant doc, disponibili dal 6 ottobre su
RaiPlay. “Guglielmo Marconi, cercare osando” questo è il titolo del docufilm,
vuole gettare uno sguardo inusuale sulle azioni del vivere quotidiano,
mostrando come la radio, la TV e il moderno cellulare, siano frutto degli studi
e delle geniali intuizioni di Marconi. Attraverso la testimonianza della figlia
Elettra Marconi, il racconto delle emozioni più intime e i conflitti interiori dello
scienziato, preoccupato agli inizi del ‘900 dalla potenziale pericolosità delle
sue invenzioni. Grazie a una selezione inedita di immagini d’epoca, si
ripercorrono eventi di rilevanza mondiale e i tanti esperimenti dell’uomo che
hanno segnato un “giro di boa” nella storia delle comunicazioni. Fino ad
arrivare a quell’idea che assillava Marconi fin da bambino: come far
“dialogare” tra loro terre lontane, velocemente. Un’idea apparentemente
irrealizzabile per via della curvatura terrestre superata da Marconi con
tenacia, aggrappandosi al suo motto: “cercare osando”. Oltre al docufilm,
saranno disponibili anche undici instant doc per accompagnare il pubblico in
un percorso narrativo che, partendo dalla stanza-laboratorio di Villa Griffone a
Pontecchio, arriva a immaginare un mondo senza il prezioso contributo di
Guglielmo Marconi.

Il viaggio nella storia del grande fisico italiano si arricchisce inoltre della
Mostra “Guglielmo Marconi. Prove di Trasmissione”, organizzata dalla
Direzione Canone, Beni Artistici e Accordi Istituzionali –  a cura di Roberto
Ferrara ed Ennio Matano – a Roma presso il Palazzo della Radio di Via
Asiago, fino al prossimo 13 febbraio.

“Guglielmo Marconi, cercare osando” produzione Rai Contenuti Digitali e
Transmediali e Direzione Canone, Beni Artistici e Accordi Istituzionali, scritta
e diretta da Leonardo Lo Frano.

SINOSSI EPISODI

(Episodio 1°)
DIETRO QUELLA FINESTRA
i primi esperimenti
Una mattina del 1895, a Pontecchio alle porte di Bologna, un adolescente appassionato
di elettricità, aprendo la finestra della propria stanza-laboratorio, ha un’idea alquanto ardita:
lanciare, mediante un rudimentale apparato elettrico costruito da lui stesso, un segnale radio per 2
km, oltre la collina dei Celestini.
(Episodio 2°)
UNA VALIGIA DI FERRAGLIA
viaggio in Inghilterra
Dopo le prime trasmissioni radio effettuate nel proprio giardino, l’ancora giovanissimo Guglielmo
pensa che sia giunto il momento di mostrare la sua invenzione al mondo intero.
E allora, nel 1896 a soli 22 anni, decide di partire insieme alla madre per l’Inghilterra, con il cuore
pieno di speranza e la valigia piena di ferraglia, dissero i doganieri.
(Episodio 3°)
IL SALTO DELL'ATLANTICO
onde radio oltre l'oceano
Marconi si trova in Inghilterra quando, nel 1901, decide alzare l’asticella e aumentare la distanza di
trasmissione del segnale radio facendo percorrere alle onde ben 3000 Km. Un esperimento
impossibile” che le fa viaggiare attraverso l’Oceano Atlantico, collegando l'Europa all'America.
(Episodio 4°)

UN LABORATORIO SUL MARE
la nave Elettra
Guglielmo Marconi, oltre alla passione per l’elettricità, nutre da sempre un amore sconfinato per il
mare. Nel 1919 decide di conciliare le due cose: acquista un panfilo di 67 metri su cui continuare a
condurre i suoi esperimenti, mentre solca gli oceani.
La nave-laboratorio viene battezzata Elettra, che sarà anche il nome della sua amata figlia.
(Episodio 5°)
PROVE DI TRASMISSIONE
dal Museo alla Mostra
In occasione delle celebrazioni dei 100 anni della radio e dei 150 dalla nascita di Guglielmo
Marconi, la Direzione Canone, Beni Artistici e Rapporti Istituzionali ha organizzato la Mostra
“Guglielmo Marconi. Prove di Trasmissione” a cura di Roberto Ferrara ed Ennio Matano e visitabile
a Roma presso lo storico Palazzo della Radio di Via Asiago, fino al 13 febbraio 2025.
Il delicatissimo e complesso trasferimento degli apparati tecnologici, dal Museo Storico
della Comunicazione alla Mostra, è già di per sé un’opera d’arte.
(Episodio 6°)
RADIOVISIONE
la genesi
Nel 1926 John Logie Baird brevetta il radiovisore, una macchina che utilizza il disco di Nipkow
risalente al 1884 e, per presentare l’invenzione, lo scozzese manda in video il volto
di una donna. Bisogna aspettare il 1936 per vedere la nascita della fono-televisione, antesignana
della TV di oggi.
(Episodio 7°)
SCIENZA ETICA
i conflitti interiori
Nel giugno del 1923, Marconi si iscrive al Partito Fascista e continua ad avere rapporti con
Mussolini fino alla fine dei suoi giorni. Così ci viene restituita la storia. In realtà, la figlia Elettra oggi
rivela come lo scienziato abbia stretto i rapporti con il Dittatore soltanto per una mera opportunità
scientifica.
(Episodio 8°)
UN OSPEDALE SULLE ONDE RADIO
il C.I.R.M.
Nei primi anni ‘30 Guglielmo Marconi e il medico Guido Guida hanno l’idea di curare a distanza gli
ammalati che si trovavano sulle navi prive di medico a bordo grazie alla telegrafia.
Nasce così il C.I.R.M., Centro Internazionale Radio Medico, che ancora oggi opera in tutto il mondo
salvando vite umane proprio come immaginava Marconi: “la radio che affratella gli uomini, supera
i confini, abbatte le frontiere e taglia le distanze”.
(Episodio 9°)
DUE MINUTI DI SILENZIO
la fine di un mito
Il 20 luglio del 1937 il mondo apprende della morte di Guglielmo Marconi.

Dalla radio la notizia viene diffusa simultaneamente in tutti i continenti. Marconi scompare proprio
alla vigilia di qualcosa di tragico che egli forse sospetta e che darà una dimensione smisurata a
quel progresso tecnologico a cui Marconi stesso fornisce il primo impulso.
(Episodio 10°)
SE OGGI MARCONI FOSSE QUI
un nuovo traguardo
La terra è il pianeta su cui viviamo ed è anche quello che conosciamo meglio, ma quasi sicuramente
Guglielmo Marconi, se oggi fosse qui, ci consentirebbe di scoprirne un lato ancora inesplorato. E
cambierebbe di nuovo il corso della scienza con qualche altra “diavoleria” inserita in quella valigia
“piena di ferraglia” che gli ha permesso di sbarcare il lunario.
(Episodio 11°)
UN MONDO SENZA MARCONI
uno scenario inimmaginabile
Il ‘900 è il secolo dei “senza”: telegrafia senza fili, carrozze senza cavalli, aerei senza piloti.
E senza Marconi? Di certo, non avremmo conosciuto quell’adolescente che, con la sua caparbietà,
ha saputo tramandarci idee e progetti che oggi confluiscono in molte nostre irrinunciabili abitudini,
uno tra tutti lo smartphone, che Marconi avrebbe chiamato “la scatoletta da tenere in tasca”.

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