Marano: La nostra città è sporca, con minidiscariche ovunque, dal centro alle periferie. L’igiene urbana è un settore strategico per il governo del territorio, e per la qualità della vista dei suoi abitanti eppure ci troviamo in una situazione ripugnante. È inaccettabile che chi si candida per amministrare non abbia già una squadra preparata e competente prima delle elezioni. Finché le scelte saranno dettate da giochi di potere e non da una visione politica chiara, non usciremo dal degrado ambientale e culturale che ci soffoca.
Un assessore inefficace
Abbiamo assistito per oltre un anno all’immobilismo di un assessore all’igiene urbana completamente inefficace, mantenuto al suo posto nonostante la paralisi del servizio pubblico essenziale. Dopo la sua dimissione, seguite al protocollo della nostra mozione di sfiducia, siamo ancora senza un nuovo assessore, anche se sembra che la nomina sia imminente.

Le nostre richieste

Sin dall’inizio, come Sinistra Italiana, abbiamo chiesto all’amministrazione di prendere provvedimenti urgenti. Nel luglio 2023, durante un incontro con l’assessore, abbiamo sollevato numerosi problemi:
• La necessità di un osservatorio per monitorare le aziende che smaltiscono illegalmente rifiuti speciali attraverso il controllo del registro del carico e scarico
• La reintroduzione dei sorveglianti comunali per controllare la raccolta e lo spazzamento.
• L’uso massiccio di spazzatrici meccaniche e la pubblicazione di dati trasparenti sulla raccolta differenziata.
• Una grande campagna di sensibilizzazione per coinvolgere scuole, parrocchie e cittadini nella corretta gestione dei rifiuti.

Nessuna risposta dall’amministrazione

Da allora, la situazione è peggiorata. Non è stata avviata alcuna campagna di tolleranza zero contro lo sversamento abusivo, e nessun intervento è stato fatto per contrastare il fenomeno del “sacchetto selvaggio”. Abbiamo cercato di coinvolgere come terza commissione consiliare permanente la comunità attraverso incontri con amministratori di condominio, dirigenti scolastici e parroci, ma la partecipazione è stata scarsa.

La mancanza di controllo e il fallimento della videosorveglianza

Da mesi stiamo convocando in terza commissione la polizia municipale e il responsabile dell’area tecnica per valutare il funzionamento delle telecamere installate con il progetto “Terra dei Fuochi”, ma il sistema non funziona, principalmente a causa della mancanza di atti amministrativi. La drammatica carenza di personale non può continuare a gravare sulla parte sana della città.

Ritardi nel piano industriale

Abbiamo perso tempo prezioso per la redazione di un nuovo piano industriale per la gestione dei rifiuti, con il risultato che la gara d’appalto è andata deserta. La Greenline, azienda confiscata e attualmente in gestione, non ha i mezzi sufficienti per garantire un servizio efficiente. Ogni intervento sui rifiuti sversati illegalmente rappresenta un costo aggiuntivo che grava sulla collettività.

Le nostre proposte concrete. Azioni urgenti per risolvere la crisi

  1. Aderire alla “Carta di Carditello”: come accordo per rafforzare il contrasto ai roghi e controllare i rifiuti speciali delle attività produttive.
  2. Reintrodurre i sorveglianti comunali: per monitorare la raccolta e lo spazzamento con un turn over adeguato del personale.
  3. Campagna di tolleranza zero: contro lo sversamento illegale dei rifiuti, applicando la direttiva europea “chi inquina paga”.
  4. Monitoraggio del progetto di videosorveglianza: garantire il funzionamento delle telecamere già installate.
  5. Pubblicazione periodica dei dati: sui rifiuti differenziati per informare i cittadini sul percorso dei materiali.
  6. Campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata: coinvolgendo scuole, parrocchie e amministratori di condominio, insieme ai volontari della Protezione Civile.

Verso una gestione sostenibile

L’unico modo per risolvere la crisi dei rifiuti è adottare le nuove direttive europee sull’economia circolare. Dobbiamo puntare a una raccolta differenziata di qualità, trasparente e tracciabile, che porti a introiti significativi per il comune. Questo permetterebbe di applicare la “tariffa puntuale”, ovvero “più ricicli, meno paghi”, e di investire i ricavi in misure a favore dei cittadini.

La città ha bisogno di una rivoluzione culturale, che educhi alla bellezza e alla partecipazione attiva per un ambiente più pulito e vivibile-
La condizione dell’ Igiene Urbana i città è la rappresentazione plastica del fallimento della ” squadra Morra”

Nota stampa Stefania Fanelli Consigliera Comunale FANELLI SINDACO La Città dei Diritti

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