Un sistema oleato, tanto da essere ripetuto sia nel cantiere di Giugliano che in quello di Marano. Una truffa vera e propria costata ai due Comuni fior di quattrini, messa a punto con sapienza e sagacia sia da alcuni vertici della Teknoservice con la compiacenza di dipendenti infedeli. Stiamo parlando della “pesa fantasma” dei rifiuti portati presso le isole ecologiche e della compilazione di falsi formulari. C’è anche questa tra le varie accuse contenute nella maxi inchiesta sugli appalti dei rifiuti nei due Comuni a Nord di Napoli.

I magistrati hanno accertato una falsificazione dei formulari afferenti lo scarico dei rifiuti ingombrati provenienti da raccolta differenziata nel Comune di Giugliano finalizzata a far risultare e quindi contabilizzare veri e propri conferimenti di rifiuti fantasma, cioè mai avvenuti. Ciò grazie all’accordo tra autisti, dipendenti e caposervizi e dirigenti della Teknoservice.

Ad esempio, da gennaio a luglio 2021, il Comune di Giugliano, in base a queste false bolle, avrebbe  pagato la ditta aggiudicataria dell’appalto per un ammontare di circa 21mila euro per 13 scarichi che in realtà non sono mai stati effettuati.

Stesso discorso a Marano dove,da maggio 2020 a luglio 2021, i magistrati hanno accertato la falsificazione di 17 formulari con un quantitativo di rifiuti maggiore rispetto a quello realmente conferito o addirittura la contabilizzazione di scarichi di spazzatura in realtà mai avvenuti per un importo totale di 21589 euro.

FONTE Internapoli

L'Altra Notizia

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