La violenza sulle donne continua e la legge non provvede.

Chiara Balistreri, ventenne di Bologna, ha chiesto esplicitamente aiuto perché di nuovo in pericolo.

Chiara è una vittima di violenza subita dal suo ex fidanzato. I fatti risalgono ad anni fa: calci, pugni, minacce, ma poi la giovane, due anni e mezzo fa ha avuto il coraggio di denunciare.

Catturare l’uomo non è stato facile, infatti si è dato alla latitanza per circa due anni.

Da poco gli sarebbero stati comminati i domiciliari, ma da qualche giorno è evaso, e inevitabilmente Chiara è nuovamente in pericolo.

Da premettere che durante la detenzione domiciliare il ragazzo ha continuato a minacciare la sua ex fidanzata, dicendole che gliel’avrebbe fatta pagare per averlo denunciato.

La ragazza ha deciso di rendere pubblica la sua storia e le sue angosce, in modo che tutti sappiano come stiano le cose.

“Preferisco registrarmi da viva prima che diventi l’ennesimo caso di femminicidio”: queste sono le forti parole della ragazza, che mostrano una grande consapevolezza della gravità della situazione.

Inoltre ella non riesce a spiegarsi come abbia potuto il giudice prendere dei provvedimenti così leggeri, e soprattutto come la legge stia lasciando a piede libero un pericolo del genere, e come non le abbiano garantito alcuna tutela.

Questa è la dimostrazione di quanto la legge italiana non tuteli le donne, e di quanto i femminicidi non bastano a far comprendere la gravità del fenomeno.

Se i morti non bastano, di cosa c’è bisogno?
Che senso ha fare le fiaccolate in memoria di tutte quelle vittime di violenza?

Perché i politici fanno i post di cordoglio sui social?

È tutta una farsa? A questo punto così pare.

Spero che prima o poi le richieste di aiuto di Chiara Balistreri vengano accolte e assecondate prima che sia troppo tardi, e che all’uomo venga inflitta la giusta pena.

Prendete esempio da Chiara, e se è il caso, non abbiate paura di denunciare.

Non siete sole.

L’Altra Notizia è sempre dalla parte donne, con le donne.

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