Venerdì 15 novembre, alle ore 17, nell’Auditorium degli Scavi di Pompei
l’Associazione Internazionale “Amici di Pompei” ETS presenterà il decimo
volume della collana da essa edita dei “Quaderni di Studi Pompeiani”, “La Casa di
C. Giulio Polibio a Pompei (IX, 13, 1-3) e i bronzi del triclinio (EE)”. Curato dagli
archeologi Fausto Zevi ed Elsa Nuzzo, presenti alla serata, verrà presentato dagli
archeologi Stefano De Caro e Paola Miniero.
L’opera, che ha avuto una lunga e profonda gestazione, era stata inizialmente
concepita con l’intento di realizzare la pubblicazione definitiva degli splendidi bronzi
tricliniari rinvenuti nel 1978 nella casa di Giulio Polibio a Pompei, ma si è poi subito
allargata, in assenza di una pubblicazione definitiva sulla casa, allo studio del
contesto storico e della realtà culturale in cui si collocano i preziosi reperti. Sono state
così investigate sia la figura degli abitatori della casa, sia la storia edilizia
dell’edificio, mirabile esempio di abitazione sannitica conservatasi pressoché
immutata fino al 79 dopo l’accorpamento di due “case a schiera” avvenuto nel tardo
II sec. a. C.
Nello stesso tempo sono stati analizzati gli arredi pittorici del complesso, né si è
trascurato uno sguardo generale sui corredi tricliniari di Pompei, mentre un capitolo
speciale è stato riservato al lungo e puntuale restauro eseguito sui bronzi presso
l’Istituto Centrale del Restauro a Roma e l’Opificio delle Pietre Dure a Firenze.
La parte centrale del lavoro è riservata all’analisi dei singoli reperti, mirabilmente
illustrati anche dalle foto di Luciano e Marco Pedicini, dei quali vengono anche
elencate le occasioni in cui essi sono stati presentati al pubblico in varie mostre ed
esposizioni.
In definitiva, un volume destinato a rimanere un punto fermo nella conoscenza della
casa e dei suoi arredi, che, oltre ai puntuali articoli dei curatori si avvale anche di
quelli di altri studiosi e tecnici del mondo antico, quali Klara De Decker, Domenico
Esposito, Simona Minichino, Elisa Pucci e coautori, Grete Stefani e Antonio Varone,
che completano e arricchiscono le varie parti dello studio.
A curare il libro due archeologi legati alla storia del sito vesuviano. Fausto Zevi, già
soprintendente di Napoli e Pompei nonché ordinario di archeologia all’Università di
Roma “La Sapienza” è membro dell’Accademia dei Lincei; Elsa Nuzzo, archeologa
formatasi alla Scuola Archeologica Italiana di Atene, è da anni operante su temi
dell’archeologia campana.
A presentare il volume saranno: Stefano De Caro, già direttore generale archeologia
del Ministero dei Beni Culturali nonché direttore generale ICCROM, organismo
intergovernativo con circa 150 stati membri per la conservazione e il restauro dei
Beni Culturali in ogni parte del mondo; Paola Miniero, già direttrice degli scavi di
Stabia e del Museo Nazionale del Castello di Baia.

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