Marano 06/12/2024
Alla Segretaria Generale del Comune di Marano
EPC
Al Sindaco di Marano
Al Presidente del Consiglio di Marano
OGGETTO- REGOLARITA’ ATTI AMMINISTRATIVI, SI FACCIA CHIAREZZA – ATTI REGOLARI O IRREGOLARI?
Gent.ma Dott.ssa Imparato le trasmetto la presente per chiedere chiarimento in seguito alla pubblicazione della sua relazione in riferimento al controllo della regolarità degli atti amministrativi –
Lei evidenzia che “in diversi atti esaminati si è ancora rilevata una difficoltà nel rispetto del Codice Antimafia, con particolare riferimento all’art. 100 del d.lgs. 159/2011.” L’articolo che lei cita riguarda l’ obbligo di acquisizione della documentazione antimafia nel quinquennio successivo allo scioglimento ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267-
Le chiedo nella sua funzione di garante della regolarità degli atti amministrativi e responsabile della prevenzione della corruzione come si è venuta a determinare questa condizione-
Le chiedo sin d’ora che nel prossimo consiglio comunale si faccia chiarezza su questo specifico passaggio – Un passaggio che viene evidenziato nei diversi decreti di scioglimento – L e chiedo questo specifico passaggio poichè lei scrive altresi che nel complesso gli atti sono regolari-
Occorre fare chiarezza- Piu’ volte nei precedenti decreti di scioglimento il Prefetto evidenziava quanto la carenza drammatica di personale potesse indurre ad errori, inefficienze e condizionamenti- Piu’ volte la sottoscritta in passato ha inoltrato un appello al Prefetto affinchè intervenisse sulla carenza di personale – Mai ricevuta risposta –
Occorre fare chiarezza Esiste una sentenza del Consiglio di Stato, Sezione Terza, sentenza 30 giugno 2022 n. 5460 che sancisce che bisogna distinguere il condizionamento mafioso e corruttivo dall’inefficacia e dalla inefficienza amministrativa . Riporto un passaggio della sentenza
” È illegittimo il decreto di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, ove le circostanze fattuali provate e documentate, in relazione a ciascuna di esse ed anche complessivamente valutate, nonchè l’inerzia della Prefettura nell’assumere iniziative volte a rimuovere fattori di pregiudizio sociale (donazione di una statua votiva da parte di una famiglia mafiosa) mediante la sollecitazione degli organi comunali, non restituiscano un quadro sufficientemente probante, sia pure nella logica del più probabile che non, del condizionamento o del collegamento mafioso, ma consegnano una gestione non particolarmente efficiente ed efficace dell’attività amministrativa, che non può, però, giustificare lo scioglimento degli organi elettivi, il quale incide sui più alti valori costituzionali alla base del nostro ordinamento, quali il rispetto della volontà popolare espressa con il voto e l’autonomia dei diversi livelli di Governo garantita dalla Costituzione”
Nessuno sano di mente potrebbe augurarsi un ennesimo scioglimento che mina ai principi della CARTA COSTITUZIONALE negando la partecipazione dei cittadini alla vita democratica della città- – Bisogna quindi invertire la rotta per rimuovere quelle precondizioni che portano allo scioglimento dei COMUNI, CHE RIGUARDANO TANTO LA PRATICA POLITICA QUANTO L’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA.
Questa città è stata devastata dalle organizzazioni criminali che hanno depauperato la tenuta sociale ed economica dei nostri territori. Un Comune , quale ente di prossimità vicino ai cittadini deve concretamente impegnarsi per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile diffondendo buone pratiche schierandosi apertamente dalla parte della legalità, della trasparenza e della responsabilità amministrative.
Pertanto le rinnovo l’invito a fare chiarezza
Stefania Fanelli
Capogruppo Fanelli Sindaco La Città dei Diritti