di Romano Pesavento

È uscito il 9 gennaio nelle edicole delle nostre città il mensile n. 27 di Dragonero Mondo Oscuro,
dal titolo “Il veleno dell’alfiere”, edito dalla Sergio Bonelli Editore, con soggetto e sceneggiatura di
Luca Enoch, disegni di Cristiano Cucina e copertina di Gianluca Pagliarini. L’albo si compone di 96
pagine.
La vicenda parte quasi subito con le peripezie e lo spirito di squadra dei compagni di Ian, Gmor e il
fido nano Ossur, i quali, grazie anche all’aiuto del monaco Tshepo, addetto del monastero di
Altarupe, dovranno sconfiggere un alfiere, creatura mostruosa malefica, per salvare il loro amico.
I dialoghi sono abbastanza concisi e nell’inquadratura delle strisce hanno molto spazio le scene
d’azione, i misteriosi paesaggi del monastero in cui trova rifugio Ian e i luoghi oscuri e tenebrosi in
cui vivono demoni, alfieri e abomini.
Lo stile è molto veloce, la scrittura è piuttosto spigliata e i meccanismi di narrazione sono calibrati
su un pubblico giovanile, appassionato di fantasy. I disegni strizzano l’occhio ai manga e
all’universo Marvel, pur trovando un percorso originale e interessante.
Infatti alcune angolazioni delle strisce colpiscono per l’eleganza degli interni e la bellezza degli
squarci paesaggistici; molto riuscito, a nostro avviso, è il monastero di Altarupe, che potrebbe
essere stato ispirato dal monastero buddista himalayano di Taktsang, Nido della Tigre, complesso
arroccato sul margine di un dirupo a un’altitudine di circa 900 metri nella valle di Paro, nel Bhutan.
Nonostante il bianco e nero delle pagine, l’atmosfera dell’impresa risulta densa di sfumature ed
emozioni.
Sulla copertina campeggia il ponte incantato su cui le forze del bene e del male si scontrano per il
futuro dei mondi.

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