“Sostenibilità, formazione e tutele sociali devono essere le colonne portanti su cui costruire il futuro del
settore moda italiano”.
Con queste parole il Segretario Nazionale UGL Chimici/Tessili, Eliseo Fiorin, è intervenuto oggi presso il
Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), in occasione della convocazione del Tavolo della
Moda. Fiorin ha accolto con favore le misure proposte durante l’incontro, evidenziando come queste
rispondano, almeno in parte, alle richieste avanzate negli ultimi anni dalle organizzazioni sindacali.
Tra i punti chiave emersi, il Segretario ha posto particolare attenzione su due temi cruciali: l’introduzione di
ammortizzatori sociali universali per l’intera filiera e il ruolo strategico delle certificazioni ESG nel garantire
sostenibilità e competitività al Made in Italy.
“Un sostegno universale per tutta la filiera moda”
Nel suo intervento, Fiorin ha sottolineato l’urgenza di una misura universale di ammortizzatori sociali,
capace di offrire protezione a tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore. “In una fase di difficoltà estrema
per l’intera filiera, è indispensabile uno strumento che garantisca sicurezza economica e sociale, senza
lasciare indietro nessuno. Solo così si potrà affrontare con forza il cambiamento in atto,” ha dichiarato il
Segretario di UGL Chimici/Tessili.
Certificazioni ESG: un’opportunità, ma servono incentivi per le piccole imprese
Un tema centrale dell’intervento del Segretario UGL Chimici/Tessili è stato il decreto legislativo 125/2024,
che recepisce la direttiva UE sulle certificazioni ESG. Fiorin ha evidenziato come questo strumento possa
rappresentare una leva importante per spingere il settore verso una maggiore sostenibilità ambientale,
sociale e di governance. Tuttavia, ha lanciato un allarme sull’impatto economico che tali obblighi
potrebbero avere sulle piccole e piccolissime imprese, cuore pulsante del sistema moda italiano. “La
certificazione di filiera deve diventare uno standard di eccellenza per il nostro settore, ma è fondamentale
prevedere misure economiche che permettano anche alle realtà più piccole di accedere a questi strumenti
senza gravosi oneri aggiuntivi,” ha affermato Fiorin.
Focus sul reshoring e tutela del Made in Italy
Fiorin ha infine richiamato l’attenzione sull’importanza di favorire politiche di reshoring, per riportare in
Italia le produzioni delocalizzate. “Il nostro Paese ha le competenze, il talento e l’innovazione necessari per
mantenere un ruolo di leader nel panorama globale. Servono incentivi mirati per attrarre le aziende e
valorizzare le nostre eccellenze,” ha concluso il Segretario di UGL Chimici/Tessili. La UGL Chimici/Tessili
conferma il proprio impegno nella difesa delle lavoratrici e dei lavoratori, sollecitando il governo a rendere
strutturali le misure a sostegno della filiera moda.
“Siamo convinti che sostenibilità, formazione e tutele sociali siano la chiave per affrontare le sfide del
futuro e rilanciare un settore simbolo del nostro Made in Italy,” ha ribadito Fiorin.