Parigi: Kalidou Koulibaly è ormai diventata un’icona nella lotta al razzismo. Ne è stato più volte vittima, ma non ha mai nascosto il suo pensiero ribadendo più volte che le diversità non esistono. Intervistato da ‘L’Equipe Magazine’, ha ribadito fortemente i suoi concetti.
“Se dimostriamo a certa gente che siamo tra i migliori, possiamo combattere il razzismo. E se riuscissi a vincere un trofeo, che sia in Italia oppure in Europa, questa lotta avrebbe ancora più risonanza”.
In Italia il difensore senegalese è stato vittima di diversi episodi razzisti, la prima volta all’Olimpico contro la Lazio, ma ancora più eclatante lo scorso anno a San Siro contro l’Inter. “Non c’è solo il razzismo solo contro il colore della pelle ma anche quello contro Napoli. Anche questo mi dà fastidio, è sempre un’offesa grave. Napoli è una città straordinaria, dove tutti si amano. La mia famiglia si trova bene. Personalmente cerco di concentrarmi sugli allenamenti e sulle partite ma provo a fare la mia parte per dimostrare che un calciatore di colore può avere posto nell’elite del calcio italiano”.
Koulibaly chiede maggiore severità nell’applicazione delle norme. “Qualcosa si sta muovendo, ma si fa fatica ad applicare i regolamenti. Non ho ancora visto tifosi banditi dagli stadi come accade in Inghilterra, multe pesanti o punti tolti in classifica. Bisognerebbe dare un esempio forte”.