Marano: Riguardo all’utilizzo dei Beni Confiscati la mia amministrazione si è data una precisa strategia: dopo aver effettuato una ricognizione e provveduto alla revoca per chi non aveva mai utilizzato il bene assegnatogli, con una delibera di giunta abbiamo destinato gli immobili con caratteristiche abitative alle fasce deboli della popolazione come case popolari; quelli con maggiori costi di ristrutturazione o di gestione sono destinati a finalità istituzionali del Comune o di altri enti pubblici; tutti gli altri saranno destinati a finalità sociali o ceduti in fitto per finalità economiche.

Nell’agosto 2024, al termine di una procedura di coprogettazione che ha coinvolto 12 operatori sociali, abbiamo affidato una villa in via Marano-Quarto ad una cooperativa sociale che sta per iniziare l’intervento di ristrutturazione dell’immobile e vi realizzerà un centro polifunzionale. Inoltre, abbiamo ceduto all’ASL Napoli 2 Nord un’altra villa in via Marano-Quarto per ospitare un servizio destinato ai ragazzi autistici, e dei locali in via Puccini dove sarà realizzato un servizio di diagnosi e cura dei disturbi dell’alimentazione.

Nel prossimo consiglio comunale sarà approvato lo schema di convenzione per cedere all’Ente Idrico Campano gli uffici ex Sime Costruzioni che ospiteranno la sede del nostro Distretto Idrico; abbiamo inoltre concordato da tempo con SMA Campania (Società in house della Regione che si occupa di servizi ambientali) l’assegnazione di un ampio deposito di cui attendiamo la consegna da parte dell’Agenzia per i Beni Confiscati.
Infine, abbiamo contatti in corso con l’Osservatorio Vesuviano e l’Istituto di Geofisica e Vulcanologia, che sono interessati alla villa Polverino che nei prossimi mesi dovrebbe essere consegnata al Comune.

Dalla prossima settimana sarà attivo un avviso di manifestazione d’interesse per alcuni locali commerciali in via San Rocco da assegnare in fitto. (Qui aggiungeremo link)

Il mio auspicio è che le procedure di assegnazione dei beni confiscati avviate dal Comune siano sempre più partecipate da cittadini, associazioni e soggetti del terzo settore, e che queste ricchezze sottratte ai clan possano essere la base di un processo di rinascita sociale, culturale e politica della nostra città.

Così il sindaco di Marano Matteo Morra sui propri canali social

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