In seguito al tragico e sconvolgente episodio che ha visto coinvolte due adolescenti a Torino, il
Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda
preoccupazione e indignazione.
Un mese fa, un atto di violenza inaudita ha scosso la nostra
comunità, quando una quattordicenne ha sfregiato con un accendino il volto di un’altra coetanea,
incidendo su di esso la lettera “V” di vendetta, come raccontato oggi nel Corriere di Torino.
Questo atto, che ha coinvolto due ragazze giovanissime, evidenzia una realtà inquietante di violenza
giovanile che deve essere affrontata con la massima urgenza. Non si può rimanere indifferenti di
fronte a un gesto che porta in sé non solo la brutalità fisica, ma anche una carica simbolica di odio e
vendetta, elementi che riflettono una pericolosa mancanza di rispetto per la dignità umana.
Il Coordinamento Nazionale Docenti dei Diritti Umani lungo richiama con forza le istituzioni
scolastiche, educative e sociali affinché venga avviata una riflessione seria e costruttiva sul
fenomeno della violenza tra adolescenti. È fondamentale che le scuole, in quanto luoghi di
formazione e crescita, non solo diffondano i principi fondamentali dei Diritti Umani, ma si
impegnino concretamente nella prevenzione e nella gestione di situazioni simili, creando spazi di
dialogo e di ascolto.
È indispensabile promuovere una cultura del rispetto, della non violenza e della gestione sana dei
conflitti tra i giovani. La scuola deve essere un luogo in cui ogni studente possa sentirsi sicuro,
supportato e in grado di esprimere la propria individualità senza ricorrere a forme di violenza.
Inoltre, riteniamo essenziale una riflessione più ampia sulle dinamiche sociali che contribuiscono a
fenomeni come quello accaduto a Torino. Le influenze culturali, i modelli di comportamento
proposti dai media e la crescente alienazione tra i giovani richiedono un intervento educativo
mirato, che non si limiti solo a punire, ma che lavori sulla costruzione di valori positivi e inclusivi.
Esprimiamo la nostra vicinanza alla giovane vittima di questo attacco e alla sua famiglia,
augurandoci che possa trovare il supporto necessario per superare questa drammatica esperienza.
Chiediamo inoltre che la vicenda venga trattata con la massima serietà dalle autorità competenti,
affinché non rimanga impunita e possa essere utilizzata come punto di partenza per un’azione di
sensibilizzazione e prevenzione su larga scala.
Il Coordinamento Nazionale Docenti dei Diritti Umani lungo si impegna a continuare a lavorare
affinché la cultura dei Diritti Umani diventi una realtà condivisa e diffusa tra le nuove generazioni,
affinché episodi di violenza come quello verificatosi a Torino non si ripetano mai più.
prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU