Nel panorama economico attuale, caratterizzato da crescente precarietà e difficoltà finanziarie per i lavoratori, emerge una domanda cruciale: perché solo i pensionati godono di un minimo impignorabile mentre i lavoratori ne sono esclusi?
L’ Associazione Italiana Assistenza Consumatore Europeo , per voce del  dirigente nazionale Niccolò Francesconi, continua la sua battaglia per ottenere un intervento legislativo che estenda questa tutela anche ai lavoratori dipendenti.
Attualmente, la normativa prevede che per i pensionati il pignoramento possa avvenire solo oltre la soglia dei 1000 euro, garantendo loro una protezione minima. Un principio giusto e necessario, ma che lascia scoperta una fetta altrettanto vulnerabile della popolazione: i lavoratori. In un contesto di crescente insicurezza occupazionale, con sempre più contratti precari e situazioni lavorative instabili, appare incomprensibile che non vi sia una misura simile per chi percepisce uno stipendio.
Aiace chiede con fermezza ancora una volta che la politica e i sindacati si attivino per colmare questa lacuna normativa. Se si è intervenuti correttamente per tutelare i pensionati, perché non farlo anche per i lavoratori, che oggi più che mai rischiano di trovarsi senza alcuna protezione di minimo impignorabile come previsto per i pensionati di  fronte a pignoramenti?
Questa battaglia non riguarda solo i singoli lavoratori, ma anche la dignità delle famiglie per  garantire a tutti una base economica minima su cui costruire un futuro. Aiace continuerà a portare avanti questa istanza, sollecitando risposte concrete e un’azione efficace da parte delle istituzioni .

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