Il processo in atto di demonizzazione dell’utilizzo degli animali nei circhi mette a rischio la lunga e radicata
arte circense e migliaia di posti di lavoro.
Il Siac Europa, il sindacato tutela i diritti dei lavoratori del settore circense e il benessere degli animali
impiegati negli spettacoli, non può restare a guardare e replica alle accuse di chi, male informato, sta
portando avanti una battaglia fondata su pregiudizi e informazioni distorte.

Una gogna mediatica, quella messa in atto negli ultimi tempi, che non tiene conto di quella che è la realtà
dei fatti, come sottolinea il Segretario Generale Siac Europa Bianca Montico: “Le aziende circensi – spiega
la Montico – sono le prime ad avere interesse a rispettare i bisogni e il benessere dei propri animali, essendo
i protagonisti degli spettacoli. Attraverso l’applicazione di normative attente e controlli costanti, vengono
garantite, agli animali dei circhi, condizioni di vita adeguate, escludendo ogni forma di maltrattamento. Il
SIAC Europa sostiene e lavora per rafforzare l’efficacia di tali regolamenti, spesso frutto di un dialogo
costruttivo e dell’esperienza pratica dei professionisti del settore. I circensi sono tenuti a presentare
documentazioni attestanti l’idoneità delle condizioni di vita dei loro animali, come dimostrato da numerosi
riscontri positivi e sentenze che hanno riconosciuto la legittimità delle loro pratiche nel pieno rispetto delle
normative vigenti”.
Il circo tradizionale, con la presenza degli animali, vanta una storia lunga e radicata in Europa. La sua
eventuale esclusione rischia di alterare profondamente quest’arte, sottraendole una componente
significativa della sua identità e del suo patrimonio culturale.

“Riteniamo fondamentale – aggiunge il Segretario Generale Bianca Montico – difendere il diritto dei
circensi di scegliere liberamente le proprie espressioni artistiche. Questa libertà include la decisione
sull’utilizzo degli animali, a condizione che ciò avvenga sempre nel rispetto delle leggi sul benessere
animale. Il nostro sindacato è garante del rispetto di tutte le normative in merito”.

A rischio, ci sono migliaia di posti di lavoro: “Molti professionisti del settore sono già penalizzati e privati del
loro diritto al lavoro a causa di decisioni comunali che non rispettano la Legge 337 del 1968. Ebbene,
all’Articolo 1 lo Stato riconosce la funzione sociale dei circhi equestri e dello spettacolo viaggiante,
sostenendo pertanto il consolidamento e lo sviluppo del settore. L’Articolo 9 della Legge impone alle
amministrazioni comunali di indicare un elenco delle aree comunali disponibili per le installazioni dei circhi,
delle attività dello spettacolo viaggiante e dei parchi di divertimento. Aree che vanno concesse agli esercenti
muniti di autorizzazione del Ministero del turismo e dello spettacolo, senza ricorso ad aste. Molti Comuni,
hanno però deciso di non rispettare più tale legge. Questa normativa è fondamentale per tutelare il diritto
all’esercizio dell’attività circense, e il sindacato si batte affinché venga applicata correttamente su tutto il
territorio. L’obiettivo del Siac Europa – rimarca la Montico – è duplice: da un lato, promuovere il benessere
degli animali, incoraggiando pratiche etiche e rispettose; dall’altro, difendere la dignità professionale e il
diritto al lavoro dei circensi, contrastando ogni forma di discriminazione e assicurando che possano svolgere
la loro attività in piena conformità con la legge”.

Il sindacato si sta adoperando per un dialogo costruttivo con istituzioni e comunità locali, cercando un
equilibrio che rispetti sia le esigenze dei lavoratori del circo sia le legittime preoccupazioni legate al
benessere animale, sempre nel pieno rispetto della legislazione vigente.

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