Marano: sono trascorsi 20 giorni da quando il Comune ha subìto l’ennesimo scioglimento per presunte infiltrazioni camorristiche.

Venti giorni lunghissimi durante i quali si sono insediati i commissari prefettizi, gli ex consiglieri restano in attesa delle motivazioni confidando di non comparire fra i tanti omissis della relazione, ma soprattutto i cittadini tornano a sentirsi ancora più abbandonati.

Venti giorni durante i quali la vita è andata avanti, ma per molti la politica si è nuovamente fermata. Perché, purtroppo, per la gran parte dei protagonisti nostrani, le attività politiche si svolgono solo ed esclusivamente all’interno del civico consesso. Terminata questa triste, breve e inconsistenza esperienza sono tutti tornati alle proprie vite. Fra lavoro, hobby e famiglia gli ex amministratori hanno messo da parte gli impegni presi con i cittadini che li avevano eletti.

Per questo motivo c’è addirittura chi storce il naso quando vede qualcuno che si impegna ancora sul territorio per dare risposte ai maranesi che d’improvviso si sono ritrovati senza una guida.
Forse perché a farlo sono sempre le stesse persone, quelle che eletti o meno, in campagna elettorale e non, da consigliere o da semplice attivista, lavora nel campo sociale e politico per portare avanti un progetto che non può interrompersi perché, in quel caso, i cittadini rimarrebbero davvero senza riferimenti.

Oggi non vogliamo fare nomi, ma al momento esiste una sola ex consigliera di opposizione che continua a lavorare e operare in città. Una donna che ascolta e si fa carico delle richieste delle persone che hanno bisogno di qualcuno che faccia da megafono ai propri bisogni.

E poi c’è chi prova ad inserirsi in questo palcoscenico con modi non sempre consueti utilizzando i propri canali per pura propaganda esaltando sé stesso, criticando gli altri e urlando contro chi non è d’accordo.

Ognuno ha la propria strategia che legittimamente porta avanti. A me, che provo quotidianamente e da 25 anni a lavorare per il bene della città senza schiamazzi, piace analizzare i contesti senza mai giudicare o insultare nessuno.
Ognuno, in fondo, è artefice del proprio destino e padrone delle proprie scelte. Libero di farlo finché si rispettino opinioni e azioni degli altri.

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