Scatterà martedì 7 ottobre la quarta stagione de “Il rito del jazz”, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi alla Cascina Cuccagna di Milano, negli accoglienti locali del ristorante Un posto a Milano, che per l’occasione si trasforma, una volta alla settimana, nel Cuccagna Jazz Club.  I concerti sono realizzati con il sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del programma Per Chi Crea e di Nuovo Imaie, con il patrocinio del Municipio 4 del Comune di Milano. La formula è quella collaudata del doppio set (alle ore 19.30 e 21.30) con ingresso libero (prenotazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.it).
Dal 2022 a oggi “Il rito del jazz” ha ospitato esponenti di primo piano della scena italiana e internazionale (da Giovanni Falzone a Tino Tracanna, da Antonio Zambrini ad Andrea Dulbecco, da Ethan Iverson a Nicole Johänntgen ma non solo) e ha contribuito al lancio di giovani e promettenti musicisti (tra cui Raffaele Fiengo, Sophia Tomelleri, Francesco Sensi e Thomas Umbaca). Anche quest’anno si punta a valorizzare, in particolar modo, i nuovi talenti del jazz tricolore, senza dimenticare i big.
Per il primo concerto della nuova stagione, martedì 7 ottobre sarà protagonista il Max Cameroni Trio, formazione nata nelle aule del Conservatorio G. Verdi di Milano e composta da Max Cameroni (pianoforte), Samuele Frisenda (contrabbasso) e Matteo Traisci (batteria), che si è già esibita su palchi prestigiosi come quello del festival JazzMi e per la Società dei Concerti. Max Cameroni e i suoi sodali proporranno brani originali (firmati per lo più da Frisenda) e composizioni di grandi nomi del panorama contemporaneo (jazzistico e non solo, da Herbie Hancock a John Taylor), senza dimenticare l’amato Bach.
La settimana successiva, martedì 14 ottobre, spazio a due gruppi: il Raffaele Garramone Trio per il primo set della serata (ore 19.30) e, successivamente, il duo composto dal pianista Simone Locarni e dal sassofonista Giacomo Cazzaro (per il secondo set). Classe 2001, Raffaele Garramone è un pianista versatile e, insieme ad Agata Garbin alla batteria e Christian Scaffidi al basso, guida una formazione che reinterpreta il jazz con eleganza e complicità musicale. Ispirato all’estetismo lirico di Bill Evans e al groove di Red Garland, il trio crea atmosfere intime, dinamiche e coinvolgenti, arricchite da composizioni originali. Alle ore 21.30 riflettori puntati su due giovani talenti in rapida ascesa della new wave italiana: Simone Locarni (una delle grandi promesse del jazz continentale, che ha fatto incetta di premi e riconoscimenti in Italia e in Europa) e Giacomo Cazzaro presenteranno un repertorio di brani originali di entrambi i musicisti in uno stile contemporaneo che tiene in considerazione le sonorità della tradizione jazzistica americana fondendola con le correnti nordeuropee e mediterranee, esplorando anche l’improvvisazione radicale. Il progetto è stato selezionato nell’ambito dell’iniziativa PRODJGI, riservata ai giovani talenti del jazz tricolore, con il contributo del Ministero della Cultura e di Siae nell’ambito del programma Per Chi Crea.
Martedì 21 ottobre sarà la volta dello Swing Me Trio, ovvero della formazione composta dalla cantante Cecilia Carta, dal chitarrista Luciano Poli e dal contrabbassista Mauro Sereno. Il progetto nasce intorno alla voce di Cecilia Carta, rivelazione del panorama swing/jazz, affiancata da due musicisti di lungo corso quali Luciano Poli, chitarrista jazz e gypsy/manouche, e Mauro Sereno, contrabbassista jazz. Il trio attinge a piene mani nel repertorio jazz/swing dagli anni ‘20 agli anni ‘40 del Novecento, dai brani di Fats Waller, Duke Ellington, George Gershwin e Irving Berlin ai classici di autori come Cole Porter e Jimmy McHugh, senza trascurare le canzoni di alcune celebri colonne sonore (come “Puttin’ on the Ritz” dal film Frankenstein Junior e “One More Kiss, Deardi Vangelis da Blade Runner).
Per l’ultimo appuntamento del mese, martedì 28 ottobre sarà di scena il quartetto del contrabbassista polacco Jaromir Rusnak, che propone un jazz moderno fatto di composizioni originali che uniscono struttura e improvvisazione, con un linguaggio contemporaneo e aperto alle influenze europee. Insieme al leader si esibiranno il sassofonista Jossy Botte, il pianista Davide Cabiddu e il batterista Andrea Lo Palo. Il suono coeso del gruppo, nato nel 2021 e già con tre album all’attivo (due anni fa il quartetto si è aggiudicato il Premio del Conservatorio di Milano), è il risultato di una forte intesa musicale.

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