Marano: L’intervento della consigliera regionale Carmela Rescigno, pubblicato su TerraNostraNews, merita una risposta ferma e documentata. Difendere l’amministrazione comunale di Marano di Napoli non significa screditare lo Stato, ma tutelare la democrazia e il diritto. Chi analizza una relazione prefettizia con spirito critico esercita un dovere civico, non un’offesa istituzionale.

La consigliera Rescigno parla di “ignoranza giuridica” e “mancanza di rispetto”, ma dimentica che nella stessa relazione vengono citati consiglieri comunali politicamente a lei vicini. Se la sola presenza in consiglio basta a sollevare sospetti, allora il metro di giudizio dovrebbe valere per tutti, anche per chi oggi si erge a censore.

La relazione prefettizia, peraltro, non evidenzia condotte penalmente rilevanti né atti amministrativi illegittimi. Le parentele citate sono oltre il terzo grado e quindi giuridicamente irrilevanti. Gli appalti non sono mai stati affidati a ditte interdette. La riscossione dei tributi è stata affidata a Municipia, società specializzata. I beni confiscati sono stati assegnati ad enti pubblici come l’ASL e l’EIC, nel pieno rispetto delle procedure antimafia.

Chi difende Marano lo fa con i fatti, non con slogan. E chi invoca la legalità dovrebbe farlo con coerenza, non per convenienza.

L'Altra Notizia

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