È arrivato il momento dell’anno in cui le famiglie italiane dovranno fare i conti con il “caro-inverno”: dal 15 ottobre cominciano ad accendersi i riscaldamenti e il 27 ottobre si torna all’ora solare. Una doppia transizione che, secondo l’analisi sui dati Midori Connect[1] per Pulsee Luce e Gas, può comportare un aumento dei consumi domestici fino al 10%[2] e che, sommato ad eventuali rincari del prezzo dell’energia per l’inverno, si può tradurre anche in un significativo aumento in bolletta.
A differenza di quanto si possa pensare, tuttavia, il riscaldamento non rappresenta la causa principale del rincaro invernale. Si tratta, piuttosto, del cambio radicale delle nostre abitudini, che fanno spendere più energia per “stare in casa”. Solo l’intrattenimento pesa per il 13% in più rispetto ai consumi estivi, stiamo più tempo davanti alla tv, al pc o con un joypad in mano per giocare a un videogame. Di pari passo vanno anche le nostre abitudini culinarie, sia per il freddo, sia per una rinnovata passione per i fornelli, in cucina consumiamo quasi il 15% in più. Vanno di pari passo lavastoviglie e lavatrici, che pesano maggiormente sul nostro consumo quotidiano.
Ma c’è una buona notizia: la tecnologia può trasformare questo incremento in un’opportunità di efficientamento. Grazie agli strumenti di monitoraggio e a soluzioni innovative come le pompe di calore, è possibile contenere significativamente l’impatto dei rincari invernali sulle bollette. L’Energimetro, la feature dell’App di Pulsee Luce e Gas che consente agli utenti di monitorare il consumo degli elettrodomestici quasi in tempo reale, aiuta ad individuare i picchi energetici e suggerisce come intervenire per abbassare il consumo e di conseguenza diminuire i costi in bolletta, fino al 10%[3], andando a compensare il possibile rincaro nei consumi.
Un confronto interessante emerge dall’analisi dei sistemi di riscaldamento. Il costo annuo del riscaldamento tramite una pompa di calore, ipotizzando un prezzo dell’energia elettrica di 0,15 euro/kWh, è di circa 200-300 euro. Considerando un consumo di circa 1.000 metri cubi di gas all’anno per il riscaldamento tradizionale e un prezzo di 0,50 euro/Smc, in questo caso la spesa sarebbe di circa 500 euro[4], con un risparmio che può arrivare al 50%, alleggerendo la bolletta soprattutto durante l’aumento dei consumi invernali.
Guardando ai dati di consumo dei clienti full-electric, si nota inoltre che, grazie al sistema particolarmente efficiente, d’inverno la pompa di calore ha un impatto che sfiora solo il 7% delle nostre bollette. Un impianto HVAC (Heating Ventilation and Air Conditioning) consente quindi di ridurre al minimo il peso del riscaldamento, consentendoci di poter lavorare sulle nostre abitudini quotidiane, per evitare, senza particolari giochi di prestigio, l’impennata delle bollette.
Per facilitare la transizione verso sistemi più efficienti, Pulsee sta già lavorando ad una serie di soluzioni che accompagnino le famiglie nell’installazione di sistemi di riscaldamento alternativi e più efficienti.