Presso lo sportello “La Casa dei Diritti” abbiamo incontrato una famiglia già seguita dal nostro comitato di lotta per la casa. La signora “Antonia” con il marito e tre figli minori, è destinataria di uno sfratto esecutivo dopo che, a loro insaputa, l’immobile in cui vivevano è stato venduto all’asta. Nonostante abbiano sempre pagato regolarmente, ora rischiano di trovarsi in strada.
La vicenda evidenzia ancora una volta la gravità dell’emergenza abitativa e l’inerzia delle istituzioni.
Dopo l’abolizione dei bandi speciali (art. 13 L.R. 18/97) nel nuovo regolamento n. 11 del 2019 approvato dalla Giunta De Luca, nel febbraio 2020 presentai una mozione approvata all’unanimità che impegnava il Comune a destinare una quota di immobili confiscati alle emergenze abitative. A oggi, dopo oltre cinque anni, non è stato ancora approvato il regolamento attuativo nonostante io abbia sollecitato Sindaci e Commissari con diverse interrogazioni, incontri e almeno 3 Question Time nella scorsa Consiliatura consegnando anche una bozza di regolamento.
È inaccettabile che lentezze e indifferenza continuino a pesare sulla vita di famiglie fragili.
Chiediamo che la Commissione straordinaria intervenga individuando immediatamente gli immobili disponibili dando seguito agli atti deliberati e dando uno schiaffo alla camorra ed uno alla povertà. Chiediamo altresì al Segretario Sociale di farsi carico del tema dell’ emergenza abitativa.
Ieri abbiamo incontrato anche ” Vincenzo” e ci siamo detti ” La lotta per il diritto alla casa non si ferma” .Continueremo a vigilare e a mobilitarci finché nessuno sarà lasciato indietro.
Sia Antonia che Vincenzo sono in graduatoria per l’ assegnazione di un alloggio popolare.
Non è solo la storia di Antonia: è la storia di centinaia di famiglie abbandonate da una politica che si limita a “mostrare sensibilità” senza agire.
Questo tempo sprecato ha pesato sulla pelle delle persone.
Io non riesco a perdonare chi doveva agire e non l’ha fatto.
Ma noi non molleremo. Continueremo a lottare — per Antonia, per Vincenzo, per ogni famiglia che chiede solo una cosa: un tetto, non un privilegio.
È tempo che il diritto all’abitare trovi centralità nell’agenda politica, dal più piccolo dei Comuni fino al governo del Paese.
L’emergenza casa non è più rimandabile: servono politiche pubbliche, giuste ed inclusive.
Sinistra Italiana ha elaborato una proposta di legge per un nuovo Piano Casa, insieme ai suoi amministratori locali, capace di affrontare le disuguaglianze abitative e garantire il diritto alla casa come diritto fondamentale.
A questo si aggiunge che il Governo Meloni ha cancellato il finanziamento al Fondo per il Sostegno all’Affitto (legge 431/98) e ha lasciato senza risposte la legge sul Fondo per la morosità Incolpevole, che resta di fatto inefficace.
È una scelta vergognosa, che colpisce chi vive ogni giorno la fatica di arrivare a fine mese e che abbandona migliaia di famiglie a rischio sfratto. Ancora una volta, questo Governo sceglie di fare la guerra ai poveri, invece di combattere la povertà.
Noi non ci stiamo. Continueremo a denunciare queste politiche ingiuste e a lottare per il diritto alla casa, per la dignità delle persone, per un Paese che metta al centro chi ha di meno, non chi ha di più.
Ne stiamo discutendo nel Dipartimento Nazionale per il Diritto all’Abitare di Sinistra Italiana, con la convinzione che su questo tema non faremo un passo indietro.
Stefania Fanelli coordinatrice Sinistra Italiana Marano
Direzione Nazionale Sinistra Italiana