Ho firmato la lettera che obbliga i lidi militari di Bacoli a liberare 25.000 mq di spiaggia a Miseno e Miliscola. Venticinquemila metri quadrati. È un pezzo di spiaggia, enorme, lungo per centinaia e centinaia di metri. Ne potranno godere tutti. Adesso e, soprattutto, già dalla prossima estate. Oggi mettiamo un punto fermo, storico, che ripristina un diritto negato. Abbiamo studiato attentamente tutte le concessioni rilasciate ai lidi militari sulle nostre spiagge, in area demaniale. Abbiamo recuperato tutte le carte, i documenti. Ed abbiamo scoperto che i concessionari privati degli stabilimenti militari hanno sforato l’occupazione di arenile, con ombrelloni e sedie sdraio, per oltre 25.000 mq. Praticamente, le concessioni rilasciate dal Governo Italiano nel 1995, coincidono con la superficie che viene recintata in inverno. E non con quella occupata in estate, fino alla riva. Liberiamo così un pezzo di città. Una fascia enorme di spiaggia, preziosissima: perché è tutta fronte mare. E perché era negata al popolo. Spesso, anche con modi brutali. Con bagnanti, muniti di semplice asciugamano, cacciati via come fossero dei delinquenti. Ho inviato la lettera che sancisce un fatto incontrovertibile. Anche i gestori privati dei lidi militari devono rispettare le concessioni. E le leggi. Nulla di più. È una conquista pubblica che abbiamo già inserito anche nel nuovo Piano per l’Utilizzo degli Arenili di Bacoli. Queste aree verranno fornite di servizi, pulizia ed indicazioni chiare. È una battaglia storica che, con il popolo bacolese, portiamo avanti da sempre. E che sostengo da quando ero adolescente. Non a chiacchiere. Ma con i fatti. Perché ho sempre ritenuto che quella delle spiagge libere fosse una battaglia sacrosanta di civiltà. E che porteremo avanti con sempre maggiore convinzione. Dai capannoni abusivi abbattuti, alle recinzioni demolite, alle spiagge liberate. Miseno e Miliscola avranno il 50% di spiaggia libera. Era una promessa fatta alla città, alle migliaia di persone che vivono per scelta la nostra terra. E la stiamo mantenendo. Sono certo che tutti sapranno uniformarsi alle leggi, alle norme. Noi vigileremo per assicurare che nessuno vada oltre. Perché nulla è più prezioso dei beni dello Stato vissuti da tutta la comunità. Ringrazio l’assessora al Demanio, Teresa Scotto di Luzio, il presidente della commissione Demanio, Vittorio Ambrosino, l’Ufficio Demanio, e quanti hanno lavorato sodo per questo importante risultato per la nostra terra. Insieme, nulla è più impossibile. Ci riprendiamo il nostro mare. Un passo alla volta.
Queste le parole del sindaco di Bacoli Josi Della Ragione
