La chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Marano sarebbe un colpo durissimo per l’intera comunità. Non si tratta solo della perdita di un presidio di legalità e giustizia, ma della scomparsa di un punto di riferimento per cittadini, operatori del settore e per tutte le attività che ruotano intorno a questo servizio.
Chiudere il Giudice di Pace significherebbe mettere un’altra pietra tombale su un territorio già segnato da anni di dismissioni e abbandoni di strutture pubbliche. Ogni presidio che viene meno lascia dietro di sé un vuoto: non solo in termini di servizi, ma anche di fiducia, sicurezza e speranza.
Marano ha già perso troppo. L’Ufficio del Giudice di Pace, invece, è una presenza viva e concreta che garantisce giustizia di prossimità e contribuisce all’economia locale. Intorno a questo presidio ruotano professionisti e attività commerciali che vivono anche grazie alla presenza quotidiana di utenti, avvocati e lavoratori.
Sopprimere il Giudice di Pace significherebbe colpire ancora una volta il tessuto economico e sociale della città. Difenderlo, invece, vuol dire scommettere sul futuro di Marano, sulla possibilità di ricostruire fiducia nelle istituzioni e di offrire ai cittadini servizi efficienti e accessibili.
Per questo presentai in Consiglio Comunale una mozione che impegnava l’Amministrazione a utilizzare tutti gli strumenti possibili per mantenere il presidio sul territorio, trasferendo la sede del Giudice di Pace nell’attuale sede comunale. Una volta che gli uffici comunali saranno spostati tutti nella sede di Via Nuvoletta, è fondamentale chiedere con forza che la struttura liberata venga destinata all’Ufficio del Giudice di Pace, assicurando così continuità di servizio e valorizzando uno spazio pubblico oggi sottoutilizzato.
La difesa del Giudice di Pace non è una battaglia di parte, ma una battaglia di comunità. È la difesa della dignità di un territorio che merita attenzione, presenza dello Stato e opportunità di rinascita.
Sinistra Italiana continuerà a battersi, insieme ai cittadini, alle forze sociali e alle professioni legali, perché Marano resti una città viva, con presìdi attivi e servizi che rispondano davvero ai bisogni delle persone.
Stefania Fanelli
Coordinatrice Circolo di Marano – Sinistra Italiana


