MARANO, Marano di Napoli, serve chiarezza: perché i commissari parlano di un milione di euro di debiti inesistenti?
Negli ultimi giorni alcune testate locali, tra cui Il Mattino di Napoli, hanno diffuso la notizia secondo cui il Comune di Marano di Napoli avrebbe accumulato circa un milione di euro di debiti legati alla gestione del Giudice di Pace. Eppure, nessun documento contabile o atto amministrativo ufficiale conferma questa cifra. Si tratta infatti di un importo che compare nella relazione della Commissione di accesso del 2020 e che, sorprendentemente, è stato riproposto senza alcuna verifica aggiornata anche nella relazione della Commissione del 2025. Un dato, dunque, mai validato dai bilanci comunali e che solleva una domanda inevitabile: perché la triade commissariale ha reiterato un’informazione priva di riscontro oggettivo? Il presunto debito non trova alcun riscontro nei documenti finanziari più recenti del Comune: non è iscritto nei bilanci, né emerge da rendiconti o determine di spesa. La sua origine risale a una stima contenuta in una relazione ispettiva del 2020, mai confermata negli anni successivi. Nonostante ciò, la stessa cifra è riapparsa nel 2025 come se fosse un dato attuale, senza che la Commissione abbia fornito una verifica contabile o una motivazione tecnica aggiornata. Per la rilevanza pubblica della questione, è necessario un chiarimento ufficiale da parte della Commissione. Se si tratta di un refuso o di una svista metodologica, occorre precisarlo pubblicamente, così da evitare che un’informazione non attendibile continui a generare allarmismo mediatico e disinformazione. Il problema, oltre che contabile, è di metodo. Come può una Commissione di accesso — organo istituzionale che opera su mandato prefettizio — riportare nel 2025 la stessa cifra del 2020, senza alcun riscontro nei bilanci più recenti? Qualunque sia la spiegazione, l’effetto è evidente: una notizia priva di base documentale è stata rilanciata come fatto economico attuale, arrecando un danno d’immagine all’Ente e disorientando l’opinione pubblica. Va inoltre ricordato che, durante l’amministrazione guidata dal sindaco Morra, in accordo con il presidente del tribunale, era stata individuata la sede centrale del Comune come sede del Giudice di Pace di Marano di Napoli. Oggi, di fronte al rischio concreto di chiusura del presidio di giustizia, resta aperta una domanda cruciale: come intendono muoversi i commissari?


