Napoli: a decidere quando e per quanti giorni dovrà restare chiuso l’aeroporto di Capodichino, per i lavori di riqualifica della pista di volo, non dovrà essere la Gesac, la società che gestisce lo scalo napoletano, ma l’Enac. Lo ha sottolineato l’Ente nazionale per l’Aviazione Civile, in risposta all’annuncio di chiusura dell’aeroporto a novembre 2026 e di un altro stop parziale, per un totale di 54 giorni.
In una nota, l’Enac “fa presente che la definizione dei giorni di chiusura deve essere stabilita dall’Ente al termine della valutazione istruttoria del progetto esecutivo di tali interventi” e aggiunge che, al momento, non è ancora arrivato il progetto per l’approvazione. Inoltre, sottolinea, l’obiettivo “è quello di minimizzare i giorni di chiusura totale dell’aeroporto ottimizzando i tempi delle lavorazioni“. Il presidente Enac, Pierluigi Di Palma, aggiunge inoltre che “Gesac dimostra di essere inadempiente rispetto alla presentazione del progetto esecutivo. Come più volte ribadito, vogliamo limitare il più possibile i giorni di chiusura dello scalo per tutelare i viaggiatori e ridurre i disagi, così da assicurare ai cittadini il pieno esercizio del loro diritto alla mobilità ed agli operatori di minimizzare l’impatto sulla attività delle proprie imprese“.
In merito ai lavori nell’aeroporto di Capodichino, si legge in una replica della società che gestisce lo scalo, Gesac “ha redatto il Progetto di fattibilità tecnico economico (Pfte) per appalto integrato, anche sulla scorta delle indicazioni di tempi e fasi ricevute dall’Enac” e, di conseguenza, “non si ravvede alcuna inadempienza“.


