«Nel Vesuviano questa giornata assume un significato più profondo. In diversi comuni abbiamo assistito, negli ultimi anni, a un restyling delle piazze che ha significato soprattutto tagliare alberi, anziché piantarne di nuovi. Una scelta miope, proprio mentre i cambiamenti climatici e l’innalzamento delle temperature rendono evidente il ruolo del verde pubblico nella riduzione dell’effetto “isola di calore” urbana. In città dominate da asfalto e cemento, alberi, parchi e tetti verdi non sono un abbellimento: sono strumenti essenziali per contrastare il caldo estremo».
Servino ricorda anche l’emergenza che ha colpito il territorio pochi mesi fa: «Ad Agosto un incendio devastante ha distrutto una parte consistente del Parco Nazionale del Vesuvio. Rivedere un bosco mediterraneo richiederà anni, se non decenni, e soprattutto interventi strutturali seri e continui. Serve un’azione coordinata delle istituzioni, supportata dalle associazioni ambientaliste locali e dai volontari, per accompagnare il Vesuvio nella sua ripresa. Una collaborazione che, in molte aree, ancora manca. Senza questo lavoro comune, non potrà mai nascere una vera comunità del Parco capace di tutelare e valorizzare il proprio territorio».
«In questo giorno che il nostro Paese dedica agli alberi» conclude Servino «rinnoviamo l’impegno di Terzigno Verde per la difesa sistemica del patrimonio naturale e del verde urbano: non per ideologia, ma perché riguarda la salute, la qualità della vita e il futuro delle nostre comunità».
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Francesco Servino
Presidente dell’associazione Terzigno Verde


