20020629 - ROMA - POL - VERDI: PECORARO, VIA DAL GOVERNO LUNARDI E TREMONTI. BERLUSCONI CACCI VIA I DUE MINISTRI 'KILLER DELL' AMBIENTE'. Da sinistra Angelo Bonelli, il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio e Grazia Francescato durante la relazione al Consiglio nazionale del partito. ANSA-FILIPPO MONTEFORTE

«Nel Vesuviano è arrivata una grande dimostrazione di forza per i Verdi, frutto del lavoro dei gruppi territoriali, degli attivisti storici e dell’impegno di tre candidate donne forti: Olimpia Ferrara di Striano, Angela Giugliano di San Gennaro Vesuviano e Roberta Vitiello di Ottaviano. Spicca in particolare il risultato della vicesindaca di Striano che, con 6022 voti, si conferma la prima dei non eletti nella lista di Alleanza Verdi e Sinistra in Campania e la candidata più votata in assoluto. In un contesto altamente competitivo, ha ottenuto un ottimo risultato anche il portavoce regionale Rosario Visone, che è riuscito a raccogliere consensi in diversi comuni dell’area vesuviana».

Così Francesco Servino, storico esponente ecologista del Vesuviano, che ha voluto rivolgere un pensiero anche al neo-eletto consigliere regionale dei Verdi, Carlo Ceparano: «Complimenti sinceri agli amici Francesco Emilio Borrelli e Carlo Ceparano, spesso presenti nel Vesuviano e con i quali condivido da molti anni battaglie sui territori».

«Alla luce dei risultati ottenuti, l’obiettivo dei Verdi deve essere ora quello di rafforzare il legame con un territorio strategico, il Vesuviano, chiamato nei prossimi anni ad affrontare sfide fondamentali, a partire dalla costruzione di un modello di turismo sostenibile integrato con l’agricoltura e la tutela dell’ambiente».

I risultati in alcuni comuni vesuviani sono particolarmente significativi: Striano: 50,64%; San Gennaro Vesuviano: 26,77%; Palma Campania: 5,46%; Ottaviano: 5,18%; San Giuseppe Vesuviano: 4,48%.

«Il dato di Terzigno, con un “eroico” 3%, assume un significato particolare: parliamo di un comune in cui, alle Regionali del 2015, i Verdi raccolsero appena 2 voti. Passare da 2 a oltre 200 preferenze rappresenta un progresso che merita di essere ricordato e valorizzato. È un segnale importante, che andrebbe però sostenuto con maggiore convinzione» aggiunge Servino.

«Questa tornata elettorale mette purtroppo in evidenza un dato allarmante: in molti territori il voto locale continua a essere fortemente condizionato dai dinosauri della politica territoriale, che sembrano non volersi estinguere. È indispensabile lavorare affinché la cittadinanza sviluppi un senso critico più maturo e sia realmente in grado di esprimere un voto libero, soprattutto se consideriamo che ancora oggi una parte significativa degli elettori continua a seguire indicazioni esterne invece di compiere una scelta autonoma. Una sfida resa ancor più complessa dal crescente astensionismo. Resta poi paradossale che un paese invochi puntualmente l’intervento dei Verdi e di Borrelli ogni volta che sorge un problema… salvo poi, a ogni elezione, premiare sistematicamente altri partiti o candidati».

«Complimenti sinceri anche al vicino di casa Ignazio Tafuro che, a Scafati – dove Alleanza Verdi e Sinistra ha raggiunto l’11,53% – ha ottenuto 1466 preferenze: un risultato che testimonia la coesione e la determinazione degli amici del salernitano. Le battaglie “verdi” per la bonifica del fiume Sarno e per la tutela del Parco Nazionale del Vesuvio sono oggi legate da un solido asse di collaborazione».

«Il gruppo di Terzigno ha operato come un vero coordinamento vesuviano, adottando una strategia mirata che ha permesso di far emergere decine di voti in numerosi comuni, con l’obiettivo di costruire un radicamento duraturo. Il messaggio è chiaro: possiamo sostenere la crescita delle realtà verdi emergenti che dialogano con noi oppure lasciare che tutto svanisca. Gran parte del futuro dipenderà dal dialogo che verrà instaurato e dagli interlocutori che sceglieremo».

Un accenno, infine, alle prossime elezioni comunali di Terzigno: «Seguiamo con grande attenzione l’avvicinarsi delle elezioni. Ci stiamo già attivando e, per questo, ritengo fondamentale che tutte le parti inizino sin da ora un confronto serio e un dialogo costruttivo».

Francesco Servino
Europa Verde Terzigno

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