Dare una seconda vita agli oggetti non è solo una scelta intelligente, ma un gesto concreto a favore dell’ambiente, nonché una pratica consapevole e smart, apprezzata e intrapresa da un numero sempre crescente di persone. Secondo l’Osservatorio Second Hand Economy di BVA Doxa per Subito, questa modalità di consumo si è posizionata al terzo posto tra i comportamenti sostenibili più praticati dagli italiani, nello specifico da 27,2 milioni di persone solo nel 2024.
Scegliere di dare una seconda vita agli oggetti attraverso la compravendita di usato, infatti, fa bene anche al Pianeta, perché influisce sulla riduzione delle emissioni di CO2, sulla minimizzazione dei rifiuti e sulla conservazione delle risorse. Una forma di economia circolare alla portata di tutti, che ha un impatto concreto e misurabile.
Anche quest’anno Subito – prima piattaforma di re-commerce in Italia [2], con 26 milioni di utenti attivi al mese- ha voluto misurare l’effettivo impatto ambientale dell’attività di compravendita in piattaforma, attraverso lo studio Second Hand Effect, condotto in collaborazione con Vaayu – la piattaforma di climate tech che supporta le aziende nel monitoraggio, misurazione e riduzione dell’impatto ambientale. L’analisi – che riguarda le compravendite tra privati avvenute nella quasi totalità delle categorie Market ed esclude invece Immobili, Motori e Lavoro – permette di quantificare le emissioni potenzialmente evitate grazie all’acquisto di prodotti di seconda mano, sulla base delle linee guida più recenti della comunità scientifica[3]. L’approccio di Vaayu rende il calcolo delle emissioni accurato e trasparente, affiancando al metodo LCA una mappatura ancora più granulare delle emissioni legate al business e una survey integrativa – sottoposta a un campione di oltre 1.400 utenti Subito – per indagare i loro comportamenti in termini di trasporto e imballaggio.
L’impatto di un anno di compravendita su Subito
Grazie ai quasi 11,5 milioni di oggetti venduti su Subito nelle categorie oggetto di analisi, nel 2024 sono state potenzialmente risparmiate circa 450mila tonnellate di CO₂. Un impatto molto significativo, i cui benefici sono rappresentati in modo ancor più concreto da alcune equivalenze. Infatti, è come se si fossero evitate le emissioni di:
- 4,5 milioni di passeggeri che volano da Milano a Roma
- 23.600 treni Frecciarossa che viaggiano tra Roma e Milano a pieno carico
- 3,7 milioni di auto che viaggiano tra Milano e Roma
Nel 2024 ogni compravendita su Subito ha consentito un risparmio potenziale medio di 39 kg di CO₂ non immessi nell’atmosfera – pari a quelli generati da 196mila ricerche effettuate su Google – in crescita del 40% rispetto al 2023. Un dato positivo che dipende anche da un altro insight interessante, ovverol’incremento delle vendite di oggetti con un impatto maggiore sull’ambiente, come ad esempio biciclette (240 kg di CO₂ risparmiata in media), PC fissi e console (210 kg), TV (135 kg) e notebook/tablet (95 kg). Beni destinati a durare nel tempo, investimenti importanti per i quali la second hand rappresenta sempre più spesso la prima – nonché saggia – scelta.
Quella delle Biciclette (38%) si attesta al primo posto nella classifica delle categorie che hanno contribuito maggiormente al risparmio totale di CO2. Sul secondo e sul terzo gradino del podio troviamo, quasi a parimerito, due categorie molto diverse tra loro ma molto apprezzate e presidiate quando si parla di mercato second hand: Arredamento e Casalinghi (20%) e Informatica (19%).
“I risultati dell’analisi Second Hand Effect 2024 dimostrano come la compravendita di oggetti usati non sia solo una scelta consapevole e smart, ma anche un gesto concreto con un impatto ambientale misurabile.” racconta Giuseppe Pasceri, CEO di Subito. “È soddisfacente e stupefacente osservare come quelli che ci sembrano piccoli gesti quotidiani siano in realtà grandi cambiamenti a favore del nostro futuro. L’anno scorso, 11,5 milioni di compravendite su Subito hanno potenzialmente evitato le emissioni equivalenti all’impronta ambientale di 78mila italiani, praticamente l’intera città di Varese!”
Dalla survey integrativa realizzata da Vaayu sul campione rappresentativo degli utenti Subito, emerge inoltre che in 6 casi su 10 (59,5%) l’usato evita effettivamente l’acquisto di un prodotto nuovo, con picchi del 66% in categorie chiave come Arredamento, Elettrodomestici ed Elettronica. Questo comporta l’ulteriore abbattimento dei costi e delle emissioni correlate alla produzione di beni nuovi (dall’estrazione delle materie prime, alla loro lavorazione, fino alla distribuzione). Un dato significativo se si considera che – secondo quanto dichiarato dai rispondenti alla survey – il 71,5% degli oggetti pubblicati su Subito trova effettivamente un acquirente, portando a compimento il circolo virtuoso del riuso.
A suggellare le buone pratiche che i consumatori possono mettere in atto nell’ambito degli acquisti second hand, una menzione particolare riguarda anche la scelta delle modalità di consegna e spedizione. Secondo le analisi di Vaayu, cresce infatti il numero di utenti che sceglie la consegna in un punto di ritiro, più sostenibile perché solitamente ottimizza il tragitto dei mezzi di trasporto, a discapito della consegna a casa, utilizzata sempre con minor frequenza (18%). Ultimo, ma non per importanza, l’imballaggio: l’80% di chi spedisce un prodotto lo fa utilizzando un imballaggio già presente in casa o comunque già utilizzato per altro (come ad esempio confezioni di precedenti acquisti); mentre chi preferisce effettuare la compravendita e lo scambio di persona nel 63% dei casi dichiara di non utilizzare alcun tipo di imballaggio.