Napoli Est continua a portare il peso di una promessa mancata. Da ben ventisette anni, quasi 830
ettari di terra e 448 di mare, classificati come Sito di Interesse Nazionale (SIN), restano in attesa di
interventi effettivi di bonifica. I dati parlano chiaro: solo il 4,7% dei suoli è stato bonificato, mentre
per le falde e per il mare la situazione è ancora ferma al punto di partenza. Un territorio che
dovrebbe essere restituito alla collettività, alla vita, alla speranza, continua invece a rappresentare
un’emergenza invisibile e silenziosa. A pagare questo prezzo sono soprattutto i cittadini, costretti a
convivere con un ambiente compromesso, con il conseguente impatto sulla salute, sulla qualità della
vita e sulle prospettive di sviluppo.

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, da sempre impegnato nella
difesa dei diritti fondamentali attraverso l’educazione, ritiene che il tema della bonifica ambientale
debba essere affrontato anche come una grande opportunità didattica e formativa. Per questo, in
concomitanza con l’avvio dei nuovi interventi previsti dal recente Accordo di Programma
sottoscritto tra Comune di Napoli, Regione Campania, Ministero dell’Ambiente e altri enti, il
Coordinamento lancia un progetto rivolto al mondo della scuola dal titolo “Rigenerare Napoli Est.
Ambiente, Diritti, Intelligenza Collettiva”.

L’iniziativa vuole promuovere una riflessione attiva e critica tra le studentesse e gli studenti delle
scuole secondarie di primo e secondo grado della Campania, per accompagnarli nella scoperta del
legame profondo tra ambiente, diritti, partecipazione democratica e cittadinanza responsabile. Il
progetto punta a integrare le discipline umanistiche e scientifiche, facendo ricorso agli strumenti più
innovativi della didattica contemporanea. Gli studenti, guidati dai docenti, saranno chiamati a
indagare la storia del SIN di Napoli Est, analizzarne le criticità e immaginare, attraverso lo studio e
la creatività, nuovi scenari di rigenerazione urbana e ambientale.

La vera novità di questa proposta sta nell’approccio metodologico: i giovani lavoreranno
utilizzando i linguaggi dei social media, le piattaforme educative digitali e l’intelligenza artificiale
come strumenti di esplorazione, comunicazione e progettazione. Le classi coinvolte potranno
raccontare la situazione dei loro territori attraverso video, podcast, reportage e narrazioni
multimediali, condivisi attraverso un grande laboratorio collettivo online. Gli elaborati più
significativi saranno promossi attraverso la campagna nazionale #IoBonifico, che mira a
sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, dando voce direttamente alle nuove generazioni.
Sarà attivato anche un percorso di formazione per i docenti, che potranno così guidare gli studenti
in un uso consapevole ed etico della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, trasformando
l’apprendimento in un esercizio di cittadinanza attiva. La scuola, in questo modo, diventa
protagonista non solo della trasmissione del sapere, ma anche della ricostruzione di un rapporto
armonico tra uomo, territorio e ambiente. Bonificare non significa solo “ripulire”. Significa
restituire dignità, bellezza e possibilità a un luogo e ai suoi abitanti. Significa fare giustizia. Con
questa iniziativa, il Coordinamento Docenti dei Diritti Umani vuole contribuire a trasformare una
ferita storica in una grande occasione educativa e civica, costruita insieme alle scuole, agli studenti
e alle loro famiglie.

Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU

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