Venerdì 14 Novembre 2025, ore 19.00 ingresso libero – Domus Ars concerto di Selene Framarin in “Confini sonori: il clarinetto tra colto e popolare”.
Selene Framarin, clarinettista che da anni esplora la dimensione corporea del suonare (gesto, fisicità e teatralità del repertorio), si esibita in contesti internazionali come Teatro La Fenice, Philharmonie Luxembourg, Lucerne Festival, Salle Pleyel, Festival Borealis, Fondazione Guggenheim, France Télévisions e Sala Yamaha di Yokohama. Per la rassegna Framarin proporrà un viaggio tra mondi diversi, in cui il clarinetto attraversa i confini tra musica colta e popolare. Dalla ricerca visionaria di Berio e Widmann alle variazioni barocche di Marin Marais, dalle melodie armene di Komitas fino alle energie del canto turco Rampi Rampi: un percorso che – come Framarin stessa scrive – «mostra come la musica non divida ma unisca culture e tempi lontani». Convinta del significato civile del fare musica, Framarin è stata artista volontaria nelle missioni al confine turco-siriano di Clowns Without Borders.
D’Orazio, interprete raffinato che si distingue – tra le altre qualità – per la versatilità del repertorio, spazia dalla musica antica a quella dei nostri giorni. Il programma, assai stimolante, alterna 4 lavori di Saariaho, Hosokawa, Sciarrino e Berio ad altrettante danze tratte dalla Partita in re minore di Bach, creando così un suggestivo confronto tra classico e contemporaneo. Premio Abbiati 2010 quale “Miglior Solista” dell’anno, D’Orazio si è esibito in tutto il mondo da solista e con orchestre, tra cui la London Symphony, la BBC Symphony Orchestra, la Filarmonica della Scala (con direttori come Lorin Maazel, Hubert Soudant, Sakari Oramo, Pascal Rophé, Luciano Berio), e ha inciso per Decca, Bis, Kairos, Opus 111, Hyperion, Stradivarius e Amadeus.
MTR 2025 gode della collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, dell’Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno del CNR e dell’Associazione Quidra. E’ prodotta con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Campania.


