Si scrive “Tiresiə reloaded”, si legge fantasia giocosa sull’identità di genere per attori, danzatrice, elettronica fissata e coro silente di spettatori.
Una pièce di teatro filosofico-musicale, che andrà in scena il 9 (ore 20.30) e 10 ottobre (ore 19) a Galleria Toledo (via Concezione a Montecalvario, 34 – Napoli) nell’ambito della quarta edizione della rassegna MTR (musica – teatro – ricerca) 4/2025, con la direzione artistica di Rosalba Quindici.
A firmare il testo, ma anche la regia, l’elettronica fissata e la coreografia insieme ad Arianna Montella, è Rosario Diana, primo ricercatore di filosofia presso l’Ispf-Cnr di Napoli, responsabile scientifico del progetto di ricerca “Saperi umanistici e linguaggi delle arti”.
Sul palco, per l’occasione, gli attori Andrea Renzi, Cecilia Lupoli, Martina Di Leva, Antonio Elia e la danzatrice Arianna Montella con scenografia di Nera Prota e Rebecca Carlizzi (assistente scenografa Arianna Acanfora). La video content creator è Simona Mele; fonica di Alfonso La Verghetta e luci di Lucio Sabatino.
La pièce affronta il tema dell’identità di genere e del transgenderismo attraverso il mito di Tiresia, l’indovino per eccellenza, nel quale l’immaginario collettivo degli antichi greci delinea il modello compiuto della saggezza: espressione di una sapienza pratica costruita accumulando e sintetizzando un’esperienza del divino e dell’umano tanto ampia, da comprendere anche la sperimentazione vissuta del femminile. Infatti, in virtù di un prodigio, Tiresia viene trasformato in donna e poi nuovamente in uomo.
Creazione anonima della cultura popolare, il veggente debutta sulla scena letteraria nel libro XI dell’Odissea. Da allora compare come personaggio in molte opere teatrali e letterarie di ogni tempo.
Nella performance, Diana riprende le due fondamentali versioni del mito (quella riportata nella Melampodia – VI sec. a.C. – e quella ripresa nel V Inno di Callimaco – IV-III sec. a.C.), contaminando le narrazioni tramandate con vicende di sua invenzione. Ne risulta una “fantasia giocosa”, articolata in cinque Quadri (I. Oltre l’immobilismo; II. Oltre l’umano; III. Oltre la natura; IV. Oltre il divino; V. Oltre l’immaginario), che si concentra sulla metamorfosi di Tiresia da uomo a donna, messa a confronto con testimonianze di transizione di genere liberamente riscritte dall’autore.
Così reinterpretata, l’antica figura mitologica, trasformata nello spettacolo in Tiresia/Teresia, viene proposta al “coro silente di spettatori” (chiamato in causa dal sottotitolo del lavoro) come transgender ancestrale e ideale, con cui ogni transgender attuale e reale potrebbe avere in comune una cognizione dell’umano più estesa e ricca.
Lo spettacolo è prodotto dalla Fondazione Il Canto di Virgilio (info: 081 3425603), in collaborazione con l’Associazione Quidra, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, il Teatro Stabile d’Innovazione Galleria Toledo e l’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno del Cnr. Biglietto: 10 euro.